Le bollette della luce nel mercato tutelato subiranno una riduzione del 20% nei prossimi tre mesi, secondo le decisioni prese dall’Arera. Questa sarà l’ultima volta che verrà stabilito il prezzo dell’energia elettrica per coloro che scelgono di rimanere nel mercato tutelato, e in futuro questa opzione sarà disponibile solo per i cosiddetti “vulnerabili”.
La fine del servizio di maggior tutela per le bollette elettriche avverrà il 30 giugno, seguendo quanto già successo per il gas. L’Arera ha aggiornato i prezzi in modo da venire incontro alle 4,5 milioni di famiglie “non vulnerabili” ancora sotto la sua tutela, stabilendo livelli di prezzi simili a quelli precedenti alla crisi e decisamente inferiori alla media registrata tra il 1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023, quando i prezzi dell’energia erano ai massimi storici.
Tuttavia, le organizzazioni dei consumatori sono preoccupate per quanto accadrà dopo la fine del mercato tutelato. Coloro che non avranno ancora scelto un fornitore privato entro il 30 giugno passeranno automaticamente al Servizio di Tutele Graduali, fornito dal fornitore selezionato tramite asta nella loro zona. Questo servizio durerà tre anni, fino a marzo 2027, ma potrebbe non essere prorogato.
Per coloro che sono rimasti delusi dal mercato libero, c’è ancora la possibilità di tornare al mercato tutelato entro il 30 giugno per poi passare al Servizio di Tutele Graduali. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Arera, le singole componenti della bolletta sono le seguenti: 20,24 centesimi di euro al kWh, comprensivi di imposte, rispetto ai 25,24 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente. Gli oneri generali di sistema sono aumentati del 2,72%, mentre le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore) sono rimaste invariate.
Le organizzazioni dei consumatori esprimono il loro disappunto per il mercato libero, prevendo che nel 2024 coloro che si trovano in questa situazione dovranno pagare mediamente 135 euro in più. Secondo Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori, su 636 offerte del mercato libero a Roma, nessuna è più conveniente del Servizio di maggior tutela e l’offerta libera più economica costa addirittura 55,29 euro in più. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, afferma che il vero problema sono i prezzi elevati nel mercato libero e la mancanza di una vera concorrenza tra gli operatori. Secondo il Codacons, è necessario ridurre anche i prezzi nel mercato libero affinché tutti i consumatori possano beneficiare degli stessi vantaggi di coloro che scelgono il mercato tutelato.