La disuguaglianza nel sistema sanitario italiano è un problema che sta ricevendo sempre più attenzione. Secondo un’indagine condotta dal Gruppo Donne del sindacato della dirigenza medica e sanitaria, solo 12 asili aziendali sono presenti negli ospedali del Sud, a fronte dei ben 208 presenti nel Nord.

Questa situazione mette le donne che lavorano nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) del Sud in una difficile posizione, obbligandole a scegliere tra famiglia e carriera. Per le famiglie dei camici bianchi del Sud, infatti, c’è una mancanza quasi totale di aiuto.

Il segretario regionale dell’Anaao Assomed Campania, Bruno Zuccarelli, ha denunciato questa situazione inaccettabile, sottolineando la necessità di porvi rimedio. Secondo Zuccarelli, la dottoressa Marlene Giugliano è la responsabile di questa indagine che ha evidenziato la mancanza di asili aziendali nel Sud.

In tutta Italia, ci sono 220 asili aziendali nelle strutture sanitarie, ma ben 208 di essi si trovano nel Nord del Paese, con Lombardia che ne conta ben 23. Al contrario, nella regione Campania, su 16 aziende ospedaliere, ci sono solo 2 asili nido disponibili presso l’Ospedale Cardarelli e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II.

La situazione è ancora più grave se si considera che l’asilo nido del Moscati di Avellino è stato chiuso a causa della pandemia e che il baby parking dell’Azienda Ospedaliera dei Colli è attualmente chiuso. Queste circostanze sono state definite “vergognose e desolanti” da Zuccarelli.

La mancanza di asili aziendali nel Sud rappresenta un ostacolo significativo per le donne che lavorano nel settore sanitario. Spesso, queste donne sono costrette a fare affidamento su parenti o servizi di babysitting per prendersi cura dei propri figli durante l’orario di lavoro. Questo non solo crea difficoltà logistiche, ma può anche mettere a rischio la salute e la sicurezza dei bambini.

È evidente che sia necessario un intervento urgente per risolvere questa disuguaglianza nel sistema sanitario. Gli ospedali del Sud devono fare di più per fornire servizi di assistenza all’infanzia alle loro dipendenti, in modo da garantire loro la possibilità di conciliare lavoro e famiglia.

Inoltre, è fondamentale che le istituzioni e i sindacati si impegnino attivamente per affrontare questo problema. Devono essere promosse politiche e iniziative volte a garantire l’accesso agli asili aziendali in tutto il Paese, senza discriminazioni geografiche.

Le donne che lavorano nel settore sanitario svolgono un ruolo vitale nella nostra società e meritano di ricevere il sostegno necessario per conciliare tutte le sfide della vita professionale e familiare. La disuguaglianza nel sistema sanitario non può essere accettata e deve essere affrontata con determinazione e urgenza.

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