L’arpa birmana, un capolavoro del cinema giapponese, torna restaurata sul grande schermo a partire dal 2 aprile. Diretto nel 1956 da Kon Ichikawa, il film è stato recentemente restaurato da Nikkatsu Corporation e The Japan Foundation e sarà distribuito in Italia dalla Cineteca di Bologna con il progetto “Il Cinema Ritrovato. Al cinema”.
La trama del film si svolge nella Birmania alla fine della Seconda guerra mondiale, quando un reggimento dell’esercito imperiale giapponese si arrende alle forze britanniche. In mezzo a questa situazione di guerra e conflitto, i soldati trovano conforto e armonia attraverso il canto. Uno dei soldati, creduto morto, decide di diventare un monaco buddista e inizia un percorso di ricerca spirituale che lo porta all’illuminazione.
“L’arpa birmana” è stato magnificamente girato in bianco e nero, creando un’atmosfera silenziosa e suggestiva. Il film è una meditazione lirica ed eloquente sulla bellezza che convive con la morte e rappresenta una delle più potenti dichiarazioni antimilitariste del cinema giapponese.
Il restauro di questo film è un vero tesoro per gli amanti del cinema d’autore. Grazie all’impegno di Nikkatsu Corporation e The Japan Foundation, possiamo finalmente ammirare la bellezza di questo capolavoro sul grande schermo. La Cineteca di Bologna, con il progetto “Il Cinema Ritrovato. Al cinema”, ci offre l’opportunità di immergerci completamente in questa esperienza cinematografica unica.
“L’arpa birmana” non è solo un film di grande valore artistico, ma rappresenta anche un importante messaggio di pace e di opposizione alla guerra. Attraverso la storia di questi soldati che trovano conforto nella musica e nella spiritualità, il regista Kon Ichikawa ci invita a riflettere sulle conseguenze distruttive della guerra e sull’importanza di trovare la pace interiore anche in situazioni estreme.
Questo film è un vero gioiello del cinema giapponese e merita di essere visto da tutti gli amanti del cinema d’autore. Non perdete l’opportunità di assistere a questa proiezione e lasciatevi trasportare dalle emozioni e dalla bellezza di “L’arpa birmana”.