Il 2023 ha confermato la tendenza al declino demografico in Italia, registrando un nuovo minimo storico di nascite. Secondo l’Istat, sono nati solamente 379mila bambini, segnando l’undicesimo anno consecutivo di calo delle nascite dal 2013. Questo processo di denatalità è iniziato nel 2008, quando sono state registrate 577mila nascite, e da allora non ha mai smesso.

Nonostante il calo delle nascite, si registra anche una diminuzione dei decessi nel 2023, con un 8% in meno rispetto all’anno precedente. Questo dato è più in linea con i livelli pre-pandemici e rappresenta un segnale positivo. Tuttavia, non basta a compensare il saldo naturale fortemente negativo, che si attesta a -281mila unità.

La popolazione residente in Italia al 1° gennaio 2024 è pari a 58 milioni e 990mila unità, in calo di 7mila rispetto all’anno precedente. Questo conferma il rallentamento del calo demografico che si registra dal 2014, quando il Paese ha iniziato a sperimentare una diminuzione della popolazione. Tuttavia, il quadro demografico risulta essere molto eterogeneo tra le diverse regioni italiane.

Nel Mezzogiorno si registra una variazione negativa della popolazione pari al -4,1 per mille, mentre nel Nord si registra un aumento del 2,7 per mille. Il Centro invece rimane stabile con un aumento dello 0,1 per mille. A livello regionale, le regioni che registrano un aumento della popolazione sono Trentino-Alto Adige, Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre la Basilicata e la Sardegna sono le regioni che hanno perso più popolazione.

Un dato interessante riguarda il saldo migratorio con l’estero, che risulta positivo di 274mila unità grazie alle iscrizioni dall’estero e alle cancellazioni per l’estero. Questo permette di compensare quasi interamente il deficit dovuto alla dinamica naturale e mantiene la popolazione residente in sostanziale equilibrio. Inoltre, si registra un aumento della popolazione residente di cittadinanza straniera, che raggiunge le 5 milioni e 308mila unità, con un incremento di 166mila individui rispetto all’anno precedente. Gli stranieri residenti si concentrano principalmente nel Nord e nel Centro del Paese.

Al contrario, la popolazione di cittadinanza italiana continua a diminuire, raggiungendo i 53 milioni e 682mila unità, con una variazione di -3,2 per mille rispetto all’anno precedente. Questa diminuzione si concentra soprattutto nel Mezzogiorno, dove si registrano 126mila italiani residenti in meno.

È interessante notare anche che nel 2023 circa 200mila cittadini stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana, un dato in linea con l’anno precedente. Nonostante il calo della popolazione italiana, l’Italia rimane un luogo attrattivo per gli stranieri che scelgono di stabilirsi nel Paese.

In conclusione, il declino demografico in Italia continua anche nel 2023, con un nuovo minimo storico di nascite. Tuttavia, il saldo migratorio positivo contribuisce a mantenere la popolazione residente in sostanziale equilibrio. È importante monitorare attentamente questa tendenza e adottare politiche volte a invertire questo processo di denatalità, favorendo la natalità e creando condizioni favorevoli per le famiglie. Solo così l’Italia potrà affrontare le sfide demografiche future e garantire una crescita sostenibile della popolazione.

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