Le parole del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti hanno suscitato un acceso dibattito all’interno del mondo del giornalismo. Le associazioni FNSI (Federazione Nazionale della Stampa Italiana), ASR (Associazione Stampa Romana) e CDR AGI (Comitato di Redazione dell’Agenzia Giornalistica Italiana) hanno espresso forte critica nei confronti delle dichiarazioni di Giorgetti, sottolineando l’impatto negativo che queste possono avere sulla professionalità e sulla terzietà dei giornalisti.

L’affermazione del ministro riguardava il fatto che una società partecipata dallo Stato possieda un’agenzia di stampa, poiché secondo lui ciò potrebbe mettere in dubbio la reale libertà di informazione dell’agenzia stessa. Le associazioni, tuttavia, hanno sottolineato come nell’arco di 70 anni di storia, l’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana) abbia dimostrato di essere un presidio di informazione libera e indipendente, nonostante la sua partecipazione statale attraverso Eni.

Inoltre, Giorgetti ha affermato che il Ministero dell’Economia potrebbe richiedere la massimizzazione del valore economico in caso di eventuali vendite di partecipazioni statali, tenendo conto anche del fatto che le agenzie di stampa ricevono finanziamenti dallo Stato. Le associazioni hanno evidenziato l’assenza di trasparenza in questa operazione e si sono impegnate a difendere l’autonomia e l’indipendenza dell’AGI, così come il pluralismo dell’informazione.

La vertenza suscitata da queste dichiarazioni coinvolge diverse autorità, tra cui Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), Antitrust e Agcom (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni). Il dossier è stato addirittura sottoposto alla Commissione Europea, data la delicatezza e la gravità degli aspetti di trasparenza che coinvolge.

Le associazioni FNSI, ASR e CDR AGI si sono impegnate a continuare la loro lotta per preservare l’autonomia e l’indipendenza dell’AGI, così come per difendere il pluralismo dell’informazione. Questa vertenza rappresenta un momento cruciale per il giornalismo italiano e sarà interessante vedere come si evolverà la situazione nelle prossime ore. Il mondo del giornalismo è unito nell’affrontare questa sfida e garantire che la libertà di informazione rimanga un pilastro fondamentale della democrazia italiana.

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