Nuovi progressi nella lotta al tumore del polmone in fase iniziale

La lotta contro il tumore del polmone in fase iniziale ha raggiunto un importante traguardo con l’approvazione da parte della Commissione Europea della molecola immunoterapica pembrolizumab. Questo anticorpo monoclonale, utilizzato in combinazione con la chemioterapia a base di platino, è stato approvato come trattamento neoadiuvante (prima della chirurgia) e come trattamento adiuvante (dopo la chirurgia) per il tumore del polmone non a piccole cellule (Nsclc) resecabile ad alto rischio di recidiva negli adulti.

L’azienda farmaceutica Msd ha annunciato che l’approvazione è stata basata sui risultati positivi dello studio di Fase 3 Keynote-671 e rappresenta la prima approvazione in Europa di una terapia anti-PD-1/L1 nel carcinoma Nsclc resecabile. Questo è il sesto approvazione di pembrolizumab nel tumore del polmone in Europa.

Secondo i dati del follow-up mediano di 29,8 mesi, il trattamento con pembrolizumab più chemioterapia nel setting neoadiuvante seguito da pembrolizumab monoterapia dopo la chirurgia ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale. Rispetto al placebo più chemioterapia nel setting neoadiuvante seguito da placebo dopo la chirurgia, il rischio di morte è stato ridotto del 28% nei pazienti con Nsclc resecabile di stadio II, IIIA o IIIB, indipendentemente dall’espressione di Pd-l1.

In Italia, nel 2023 sono state stimate circa 44mila nuove diagnosi di carcinoma polmonare. Nonostante i progressi registrati nel trattamento dello stadio metastatico, il carcinoma polmonare rimane la principale causa di morte per cancro nel paese. Questo sottolinea l’importanza di trattare i pazienti negli stadi precoci della malattia, dove è possibile ottenere i migliori risultati terapeutici e avere obiettivi di cura ambiziosi.

Silvia Novello, Ordinario di Oncologia Medica all’Università degli Studi di Torino e Responsabile Oncologia Polmonare all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano, ha commentato l’approvazione del regime a base di pembrolizumab come un’importante pietra miliare per i pazienti con diagnosi di tumore del polmone non a piccole cellule resecabile ma con rischio di recidiva. Questa nuova opzione terapeutica offre la possibilità di prolungare la vita dei pazienti e si auspica che tutti i pazienti eleggibili possano avere accesso a questo trattamento quanto prima anche in Italia.

La lotta al tumore del polmone in fase iniziale ha fatto passi da gigante con l’approvazione del pembrolizumab come terapia neoadiuvante e adiuvante. Questo rappresenta una svolta significativa per i pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule resecabile ad alto rischio di recidiva. Grazie a questa nuova opzione terapeutica, i pazienti hanno la possibilità di lottare contro la malattia e prolungare la loro sopravvivenza.

L’approvazione del pembrolizumab in Europa è un risultato importante nel campo dell’immunoterapia e dimostra come le nuove scoperte scientifiche stiano aprendo nuove strade nel trattamento del tumore del polmone. Questa terapia anti-PD-1/L1 offre una promettente opzione per i pazienti che cercano alternative alla chemioterapia tradizionale.

Nonostante il miglioramento nel trattamento dello stadio metastatico del carcinoma polmonare, è fondamentale concentrarsi anche sulla diagnosi precoce e il trattamento tempestivo. Il tumore del polmone è ancora la principale causa di morte per cancro in Italia, quindi è cruciale che i pazienti vengano trattati nelle fasi iniziali della malattia per ottenere i migliori risultati possibili.

La ricerca continua nel campo dell’oncologia polmonare sta portando a nuove scoperte e progressi nel trattamento del tumore del polmone. L’approvazione del pembrolizumab è solo l’ultima di una serie di sviluppi promettenti, ma c’è ancora molto lavoro da fare. I pazienti, insieme ai medici e agli scienziati, continuano a combattere questa malattia devastante, cercando costantemente nuove soluzioni per salvare vite umane.

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