Il Papa invita alla Veglia di Pasqua a non lasciarsi imprigionare dalla morte

In occasione della Veglia di Pasqua, il Papa Francesco ha tenuto un’omelia molto significativa nella Basilica di San Pietro. Ha riflettuto sulla storia delle donne che si recano al sepolcro di Gesù e ha sottolineato come questo episodio ci porti alla gioia della Pasqua. Le donne si chiedono angosciate chi farà rotolare via la pietra che chiude il sepolcro, ma alzando lo sguardo vedono che essa è già stata rimossa.

Il Pontefice spiega che la pietra rappresenta la fine della storia di Gesù, sepolta nella notte della morte. Lui, che ha portato l’amore misericordioso del Padre, è stato ucciso e non ha ricevuto pietà. Il Principe della pace, che aveva liberato un’adultera dalla violenza delle pietre, giace sepolto dietro una grossa pietra. Questo masso rappresenta ciò che le donne portano nel cuore, il fallimento della loro speranza.

Francesco sottolinea che anche noi possiamo incontrare queste “pietre tombali” lungo il nostro cammino. A volte sentiamo che una pietra è stata posta all’ingresso del nostro cuore, soffocando la vita, spegnendo la fiducia e imprigionandoci nel sepolcro delle paure e delle amarezze. Questi “macigni della morte” si manifestano nelle sofferenze che ci colpiscono, nelle morti delle persone care che lasciano un vuoto incolmabile, nei fallimenti e nelle paure che ci impediscono di realizzare ciò che desideriamo. Li troviamo anche nei muri di gomma dell’egoismo e dell’indifferenza, che impediscono la costruzione di una società più giusta.

Ma le donne che si recarono al sepolcro di Gesù ci insegnano qualcosa di straordinario. Alzando lo sguardo, vedono che la pietra è già stata rimossa, nonostante fosse molto grande. Questo è il significato della Pasqua di Cristo: la vittoria della vita sulla morte, il trionfo della luce sulle tenebre, la rinascita della speranza anche nelle situazioni più difficili. Il Signore, Dio dell’impossibile, ha rotolato via la pietra e ha cominciato ad aprire i nostri sepolcri.

Il Papa ci invita a guardare verso di Lui, ad alzare lo sguardo e a non lasciarci imprigionare dalla morte. La Pasqua ci ricorda che la speranza non ha fine e che abbiamo il potere di superare ogni ostacolo. Non dobbiamo lasciarci abbattere dalle delusioni e dai fallimenti, ma dobbiamo avere fiducia nel fatto che Dio può trasformare le nostre situazioni più difficili in opportunità di crescita e rinascita.

La Veglia di Pasqua è un momento di gioia e speranza, in cui possiamo rinnovare la nostra fede e ricordare che il Signore è sempre presente nelle nostre vite. Possiamo lasciarci guidare dalla sua luce e dalla sua forza per affrontare le sfide quotidiane e costruire un mondo migliore, libero dalle pietre tombali che ci imprigionano.

La Pasqua è un invito a non lasciarci abbattere dalla morte, ma a credere nella vita e nella vittoria dell’amore. Possiamo trovare la forza per superare ogni ostacolo e realizzare i nostri sogni, perché abbiamo un Dio che ha già rotolato via la pietra e che ci dona la speranza che non ha fine.

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