Titolo: “Primavera di cambiamenti nelle nomine delle partecipate: le poltrone più ambite”
L’arrivo della primavera porta con sé un vento di novità e cambiamenti che coinvolgeranno le principali società partecipate italiane. Oltre alle questioni legate ai conti pubblici e alle elezioni europee, il Governo si troverà a dover affrontare anche la delicata sfida delle nomine.
Sebbene alcune nomine importanti siano state già assegnate lo scorso anno, come quelle di Enel, Eni e Terna, rimangono ancora numerose poltrone da assegnare. Tra queste, spiccano i consigli d’amministrazione di Cdp (Cassa Depositi e Prestiti), Ferrovie dello Stato e Rai, che rappresentano asset strategici per il Paese.
In particolare, le cariche all’interno di Anas, società responsabile delle infrastrutture stradali italiane, rivestono un’importanza strategica ancor maggiore. Recentemente, Anas ha siglato un contratto di programma del valore di 44 miliardi con il ministero delle Infrastrutture, rendendo le nomine nel settore ancora più cruciali.
Quest’anno, inoltre, si prevede che molte società controllate direttamente o indirettamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) cambieranno guida. Tra queste figurano Sogei, Cinecittà, Gse e Invimit. Complessivamente, secondo un dossier del Servizio per il controllo Parlamentare della Camera, sono previste 63 nomine, di cui 48 di secondo livello.
La partita delle nomine coinvolge anche le Fondazioni azioniste di minoranza di Cdp. Secondo il parere degli enti di origine bancaria, sembra probabile che Giovanni Gorno Tempini venga confermato come presidente. Tuttavia, è possibile che un ricambio possa avvenire per l’attuale amministratore delegato Dario Scannapieco, anche se la volontà di non procrastinare le decisioni potrebbe portare alla sua riconferma.
Anche per l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, si prospetta una conferma, sebbene alcuni sostengano che potrebbe essere sostituito da Stefano Donnarumma, uno dei manager più influenti escluso dalle precedenti nomine.
In questo caso, la decisione sarà presa dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in accordo con il Mef e naturalmente con il presidente del Consiglio dei Ministri. Per quanto riguarda la Rai, sembra essere in vista un avvicendamento tra l’attuale amministratore delegato Roberto Sergio e il direttore generale Giampaolo Rossi. Tuttavia, vista l’importanza delle nomine nell’azienda televisiva, non possiamo fare a meno di usare il condizionale.
Al momento, sembra che Simona Agnes, attuale consigliere della Rai in quota Forza Italia, sia la candidata favorita per la presidenza della società.
La primavera si rivela quindi come un momento cruciale per le nomine nelle partecipate italiane. Le decisioni prese avranno un impatto significativo sulle strategie e sugli obiettivi di queste importanti aziende, influenzando a loro volta il panorama politico ed economico del Paese. Sarà interessante osservare come si evolveranno le nomine e quali saranno le conseguenze di questi cambiamenti.