Mese: Marzo 2024

AGI – ‘Diagonali‘ è il titolo della mostra itinerante curata da Chiara Stival che dopo Torino, Lugo di Romagna e Brescia dal 15 marzo all’11 maggio farà tappa alla Biblioteca Civica di Bassano del Grappa. In esposizione le tavole originali dei disegni a matita di Andrea Serio, poliedrico illustratore e fumettista proprio questo mese autore della bellissima copertina dedicata da Linus a Gigi Riva, che negli ultimi dieci anni ha dato vita a tante apprezzate cover di libri, riviste e cd musicali come ‘Il grande Abarasse’ dell’ex cantante dei Quinto Rigo, John De Leo.

 

Direttore artistico e docente della Scuola Internazionale di Comics di Torino, Andrea Serio vanta collaborazioni con case editrici del calibro Einaudi, Feltrinelli e Mondadori  ed autori come Erri De Luca e Igort, oltre che con il designer Riccardo Falcinelli ed il pittore Benjamin Lacombe.

La tappa bassanese di ‘Diagonali’ non sarà dedicata solo all’esposizione; due infatti i workshop gratuiti in programma, uno di illustrazione a matita tenuto dallo stesso Andrea Serio (16 marzo) e un altro di concept art, tenuto dall’illustratore bresciano Dany Orizio (19-20 aprile). Sabato 23 marzo andrà inoltre in scena un incontro dedicato a Beppe Fenoglio, con la speciale partecipazione della figlia Margherita, della Direttrice del Centro Studi Beppe Fenoglio di Alba Bianca Roagna e di tre degli scrittori che hanno curato le nuove edizioni delle opere dell’autore per Einaudi: Luca Bufano, Marco Balzano e Matteo Nucci.

Arte per l’ambiente

Il progetto ‘Diagonali’ è finalizzato a promuovere l’arte anche a sostegno della sostenibilità sociale e ambientale. I disegni a matita di Serio dedicati agli alberi, così simili a veri e propri ritratti per tecnica e capacità di evocare emozioni, hanno convinto la curatrice Chiara Stival a sviluppare l’idea di coinvolgere l’interesse del pubblico verso uno dei temi di maggiore portata del nostro presente, il cambiamento climatico. Vaia è il nome del ciclone extratropicale che nell’ottobre 2018 devastò il Nord Est causando vittime e danni per 3 milioni di euro con 14 milioni di alberi abbattuti.

 

L’acquisto del catalogo e delle stampe in occasione di ‘Diagonali’ o l’acquisto online del prodotto Vaia cube, oggetto di design nato proprio per recuperare gli abeti sradicati dalla tempesta, permetterà alla mostra di sostenere ulteriormente il progetto di riforestazione delle Dolomiti VAIA, che in soli 5 anni ha già permesso di mettere a dimora 80.000 piante per un obiettivo totale di 100.000.

 

Per questa ragione il piccolo cubo di legno, che funge da cassa di risonanza per gli smartphone accompagnerà ogni tappa espositiva. Prossimi appuntamenti di ‘Diagonali’ dopo Bassano, il Centro Studi Fenoglio di Alba a settembre e Trieste a ottobre.

 

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AGI – Italia maglia nera in fatto di performance sulla mobilità sostenibile su ferro (metropolitane, tranvie e ferrovie suburbane). Se paragonata a Regno Unito, Germania e Spagna, la Penisola non regge il confronto e si piazza ultima. A pesare, in primis, la carenza di infrastrutture che comporta per l’Italia città sempre più sotto scacco di traffico e smog come accadde per Roma. La Capitale porta a casa un triste primato, è tra le città europee peggiori in termini di dotazioni di binari e metro, e a livello nazionale risulta essere il comune più colpito dal 2010 al 2023 dagli eventi meteorologici estremi che hanno causato danni alle infrastrutture di trasporto pubblico o interruzioni al servizio.

 

A fare il punto, con dati e analisi, è il report “Pendolaria – Speciale aree urbane” di Legambiente diffuso oggi nell’ambito della campagna Clean Cities e che mette in luce i ritardi dell’Italia, i nodi irrisolti di Roma, ma anche gli impatti che gli eventi meteo estremi stando avendo sulle infrastrutture del trasporto pubblico in tutta la Penisola.

 

I dati parlano chiaro: in Italia la lunghezza totale delle linee di metropolitane si ferma a poco meno di 256 km totali, ben lontano dai valori di Regno Unito (680,4 km), Germania (656,5) e Spagna (615,6). Il totale di km di metropolitane nella nostra Penisola è inferiore, o paragonabile a quello di singole città europee come Madrid (291,3) o Parigi (225,2). Riguardo le tranvie, in Italia ci sono 397,4 km di tranvie assai lontani dagli 875 km della Francia e soprattutto dai 2.042,9 km della Germania.

 

Analoga situazione per le ferrovie suburbane, quelle prese ogni giorno da tanti pendolari, dove l’Italia è dotata di una rete totale di 740,6 km mentre sono 2.041,3 quelli della Germania, 1.817,3 km nel Regno Unito e 1.442,7 in Spagna. Tra le città, Roma è tra le peggiori in Europa in termini di dotazione di binari di metro. Parliamo di 1,43 km ogni 100mila abitanti, ben lontani da altre capitali quali Londra (4,93), Madrid (4,48), Berlino (4,28). Sul fronte investimenti su ferro, l’Italia ha fatto ben poco preferendo quello su gomma. Nel 2023 non è stato inaugurato nemmeno un chilometro di nuove tranvie, mentre l’unica aggiunta alla voce metropolitane riguarda l’apertura di un nuovo tratto della M4 a Milano. E se si guarda indietro negli anni, dal 2016 al 2023 sono stati realizzati appena 11 km di tranvie e 14,2 di metropolitane, con una media annua rispettivamente di 1,375 km e 1,775 km, ben lontani da quanto sarebbe necessario per recuperare la distanza dalle dotazioni medie europee.

 

Dall’altro lato la Penisola si conferma la nazione più legata all’utilizzo dell’auto. Quello italiano resta il parco auto tra i più grandi d’Europa. 666 auto ogni mille abitanti, il 30% in più rispetto alla media di Francia, Germania e Spagna. A pesare su questa scelta la mancanza di interconnessioni tra le varie linee di trasporto di massa, di TPL e di mobilità dolce, di integrazione delle stazioni con il tessuto urbano pedonabile e ciclabile. Un immobilismo quello delle città italiane, scrive Legambiente, sempre più fragili e vulnerabili a causa della crisi climatica, che racconta anche quanto poco si stia investendo poco sul fronte dei trasporti. Senza dimenticare che l’ultima legge di bilancio (approvata nel dicembre 2023) per la prima volta dal 2017 non prevede fondi nè per il trasporto rapido di massa, il cui fondo è stato definanziato, nè per la ciclabilità e la mobilità dolce.

 

Per l’associazione, da qui ai prossimi anni, è necessario prevedere maggiori investimenti per le aree metropolitane italiane per sciogliere i nodi irrisolti della mobilità e dell’inquinamento, colmando quei ritardi che si sono ampliati rispetto agli altri grandi Paesi europei. Al Governo Meloni l’associazione ambientalista chiede di dar avvio ad una stagione di politiche per la rigenerazione urbana, a partire da una maggiore cura e potenziamento del trasporto sul ferro, il miglioramento del servizio lungo le linee esistenti, più sharing mobility e mobilità elettrica, insieme all’attuazione di azioni di adattamento delle infrastrutture agli eventi meteo estremi, in modo da ripensare l’uso di strade, piazze e spazi pubblici adattandoli in funzione delle persone e non delle auto.

 

“Le città italiane – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – sono ferme al palo, mentre l’Europa viaggia sempre più velocemente su ferro. Serve uno sforzo aggiuntivo sulle risorse economiche fino al 2030, pari a 1,5 miliardi di euro l’anno, per realizzare linee metropolitane, tranvie, linee suburbane, recuperando i fondi dalle tante infrastrutture autostradali e stradali previste, rifinanziando i fondi per il trasporto rapido di massa e la ciclabilità, completamente svuotati dal governo Meloni, evitando di sprecare risorse per inutili opere faraoniche come gli 11 miliardi di euro stimati dal governo per realizzare il Ponte sullo Stretto di Messina. In un’epoca in cui la crisi climatica ha accelerato il passo, bisogna ripartire dalle città per farle diventare davvero moderne, vivibili e sostenibili ottenendo, cosi’, importanti benefici ambientali ed economici”. 

AGI – Torna ‘Ferty Check’, la campagna di sensibilizzazione e supporto per le coppie in cerca di una gravidanza avviata nel 2021 dal gruppo Genera e giunta alla settima edizione, che fino ad oggi ha consentito di effettuare oltre 500 visite gratuite in tutta Italia in 6 edizioni dell’iniziativa. In occasione della Festa della Donna, sabato 9 marzo 2024 i centri Genera di Roma, Milano, Torino, Napoli, Marostica (Vicenza), Umbertide (Perugia), oltre che Bologna (clinica 9.baby, che fa parte dello stesso network di Genera) aprono nuovamente le porte a chiunque voglia avere accesso a una visita con specialisti in medicina della riproduzione.

 

La visita gratuita consisterà in un colloquio di coppia, visita ginecologica ed ecografia pelvica per la donna.

 

“Durante la scorsa edizione di Ferty Check – racconta Filippo Maria Ubaldi, ginecologo e direttore medico del gruppo Genera – abbiamo effettuato 123 visite gratuite e offerto supporto ad altrettanti pazienti con problemi di infertilita’ e che hanno il desiderio di realizzare il sogno di un figlio. Ricordo infatti che, dopo 6/12 mesi di rapporti intimi non protetti che non hanno portato a una gravidanza, ricercare un supporto specialistico rappresenta la prima cosa da fare, soprattutto se all’interno della coppia la donna ha superato i 35 anni. In questo caso non bisogna temporeggiare, essendo l’età materna avanzata la principale causa di infertilita’, seguita naturalmente da tutta una serie di altre problematiche che possono essere diagnosticate e curate in un centro specializzato nella terapia dell’infertilita'”.