Pasquetta, il giorno successivo alla Pasqua, è tradizionalmente dedicato alle gite fuori porta e alle attività all’aperto. Tuttavia, quest’anno il maltempo ha deciso di giocare un brutto scherzo agli italiani, con piogge e temporali che hanno colpito diverse regioni del paese. Secondo l’avviso meteo emesso dalla Protezione Civile, l’allerta arancione per rischio idraulico e idrogeologico è stata diramata per alcune zone di Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre l’allerta gialla è stata estesa ad altre regioni come Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana e Umbria.

Le regioni più colpite dall’allerta arancione per rischio idraulico sono Emilia Romagna e Lombardia. In Emilia Romagna, le zone interessate includono la montagna emiliana centrale, la pianura reggiana, la pianura modenese e la pianura reggiana di Po, così come la collina emiliana centrale. In Lombardia, invece, le zone a rischio sono la Valchiavenna, la media-bassa Valtellina, i laghi e le Prealpi Varesine, il Lario e le Prealpi occidentali, le Orobie bergamasche e il nodo idraulico di Milano. Nella Valle d’Aosta, l’allerta arancione riguarda la bassa Valle d’Aosta, dalla Gola di Montjovet a Pont-Saint-Martin, la Valle del torrente Chalamy, la Valle d’Ayas, la Valle di Champorcher e la Valle di Gressoney.

Per quanto riguarda l’allerta gialla per rischio idraulico, diverse regioni sono coinvolte. In Emilia Romagna, le zone interessate sono la bassa collina piacentino-parmense, la montagna piacentino-parmense, l’alta collina piacentino-parmense, la pianura bolognese, la montagna bolognese e la collina bolognese. In Lombardia, le zone a rischio includono la pianura centrale, le Orobie bergamasche e il nodo idraulico di Milano. In Piemonte, il rischio idraulico riguarda il Toce, la Valle Tanaro, le Valli Varaita, Maira e Stura, la Val Sesia, il Cervo e la Chiusella, e la pianura settentrionale. Anche il Friuli Venezia Giulia, il Veneto, la Toscana e il Trentino Alto Adige sono interessati dall’allerta gialla per rischio idraulico.

Oltre al rischio idraulico e idrogeologico, l’allerta gialla è stata emessa anche per rischio temporali in alcune regioni del centro-nord Italia. In Lombardia, ad esempio, le zone colpite includono la bassa pianura centro-occidentale, l’alta pianura orientale, la pianura centrale, i laghi e le Prealpi Varesine, i laghi e le Prealpi orientali, l’Appennino pavese, il Lario e le Prealpi occidentali, le Orobie bergamasche e la bassa pianura occidentale. In Umbria, invece, le zone a rischio sono il Chiani-Paglia, il Nera-Corno, il Trasimeno-Nestore, il Chiascio-Topino, il Medio Tevere e l’Alto Tevere.

Il maltempo ha causato anche problemi alla viabilità, con la chiusura di alcune strade a causa della neve e delle forti piogge. Nella regione dell’Ossola, la strada statale 659 della Valle Antigorio e Val Formazza è stata chiusa per una forte nevicata. Anche il livello del lago Maggiore è salito a causa delle intense precipitazioni, superando il livello di guardia a Verbania Pallanza. Sono stati registrati accumuli di pioggia molto significativi in diverse zone, come i 200 mm caduti a Stresa in sole 24 ore. Anche i torrenti Agogna e Terdoppio nel novarese hanno visto un aumento dei livelli, con possibili esondazioni.

Le condizioni meteorologiche avverse hanno anche colpito le regioni montane del Trentino Alto Adige, con forti nevicate che hanno reso difficile la circolazione sulle strade di montagna. Sei passi dolomitici sono stati chiusi per motivi di sicurezza, mentre altri passi rimangono chiusi per la stagione invernale.

Infine, un’ultima segnalazione riguarda una frana sull’autostrada A23, al km 64, che ha portato alla chiusura della strada in entrambe le direzioni. Fortunatamente, non ci sono stati veicoli colpiti dai detriti, ma il personale dei vigili del fuoco sta lavorando per ripristinare la situazione.

Insomma, il maltempo ha reso la Pasquetta del 2024 un po’ meno piacevole del previsto. Chi aveva programmato una gita all’aria aperta dovrà probabilmente ripensare ai propri piani o trovare alternative al chiuso. L’importante è fare attenzione e seguire gli avvisi della Protezione Civile per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.

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