Elvira e Ada: La prospettiva femminile nel film ‘Zamora’

Il nuovo film “Zamora” diretto da Neri Marcorè, uscito il 4 aprile, ci offre una prospettiva unica sulla condizione femminile negli anni Sessanta, attraverso i personaggi di Elvira, interpretata da Anna Ferraioli Ravel, e Ada, interpretata da Marta Gastini. Il regista stesso afferma che i temi principali del film sono l’inadeguatezza e l’adolescenza, ma è anche evidente il modo in cui viene rappresentato il rapporto tra uomini e donne.

Le donne degli anni Sessanta erano spesso prive di iniziativa e spettava agli uomini fare il primo passo. Tuttavia, erano anche molto più mature di quanto possiamo immaginare oggi. Marcorè sottolinea come oggi un no detto da una donna possa essere interpretato dagli uomini come un sì travestito da un no, cosa che purtroppo porta spesso alla violenza. Questo rende la maturità delle donne degli anni Sessanta ancora più preziosa e attuale.

Il film si concentra sulle avventure di Walter Vismara, interpretato da Alberto Paradossi, un trentenne ragioniere che lavora in una fabbrica di Vigevano. Le donne svolgono un ruolo fondamentale in questa storia e in particolare Elvira e Ada sono i personaggi femminili principali.

Elvira è la sorella del protagonista, una femminista ante litteram separata dal marito. Secondo l’attrice Anna Ferraioli Ravel, Elvira è una femminista gioiosa che, a differenza di molte donne di oggi, non esclude gli uomini. Il film è un romanzo di formazione che racconta un’Italia di cui abbiamo perso la memoria. Ferraioli Ravel sottolinea come oggi manchi quella identificazione collettiva in cui si lottava insieme per inseguire gli ideali. Al suo posto regna la competizione individuale che nasce da un’angoscia profonda e dalla paura dell’altro.

Elvira rappresenta un desiderio vitale di libertà che non si trasforma mai in militanza ideologica. Si separa dal marito senza preoccuparsi troppo della cosa. Ciò che rende “Zamora” unico è che nel film è la donna ad essere emancipata e realizzata sentimentalmente nella vita, aprendo la strada agli uomini che spesso non lo sono.

Ada, interpretata da Marta Gastini, è una segretaria che, nonostante faccia parte dei tanti personaggi femminili del film, è molto più moderna rispetto al suo tempo. È una donna capace di prendere in mano il proprio destino al di là delle regole dell’epoca. Nonostante venga accusata di qualcosa che non ha fatto, Ada non chiede scusa all’uomo, ma piuttosto lo mette a posto. Si sente alla pari degli uomini, cosa che accade a tutte le donne del film.

Marta Gastini sottolinea quanto sia importante raccontare storie come queste oggi, in un’epoca di transizione per le donne, in cui gli equilibri devono trovare un nuovo assetto. Le donne stanno chiedendo giustamente di più e hanno la responsabilità di portare avanti questo cambiamento. Il caso di Giulia Cecchettin, che ha avuto il sostegno e la reazione giusta dalla sua famiglia, è un segnale importante di questo cambiamento.

“Zamora” ci offre uno sguardo profondo sulla condizione femminile negli anni Sessanta e ci invita a riflettere sulle sfide che le donne affrontano ancora oggi. Il film è un’opportunità per comprendere meglio il passato e guardare al futuro con speranza e determinazione.

Share.