Aumento lieve dei casi di dengue in Italia: le previsioni di Bassetti

Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, presidente della Società italiana di terapia antinfettiva e direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale San Martino Irccs di Genova, l’Italia sta registrando un lieve aumento dei casi di infezione da dengue. Tuttavia, questo aumento era ampiamente previsto, in quanto con l’arrivo della bella stagione aumentano anche gli spostamenti verso il Centro e Sud America, dove l’infezione è molto diffusa. Di conseguenza, anche in Italia i casi sono aumentati leggermente, ma si tratta di casi di importazione.

Secondo Bassetti, al momento tutti i casi di dengue registrati in Italia sono importati, cioè riguardano persone che hanno viaggiato e provengono da Paesi endemici per l’infezione. Tuttavia, con l’aumento dei casi in Paesi come Brasile, Argentina e Perù, sono aumentate anche le infezioni tra coloro che rientrano da questi luoghi. Inoltre, negli ultimi mesi c’è stata una maggiore attenzione mediatica verso questa malattia, il che rende più probabile che le persone che rientrano da viaggi in queste aree si sottopongano a controlli al minimo segnale sospetto.

Secondo l’esperto, è probabile che questo trend continui, con un ulteriore aumento delle infezioni anche in Italia. Tuttavia, l’aspetto più importante è evitare lo sviluppo di focolai autoctoni sul territorio italiano, cioè casi di infezione che si sviluppano in soggetti che non hanno mai viaggiato in zone a rischio. Nel 2023, infatti, sono stati identificati due focolai autoctoni nel Lazio e in Lombardia, il che ha comportato un rischio di epidemie.

Per evitare lo sviluppo di focolai autoctoni, è necessario prevenire la puntura delle zanzare tigre presenti in Italia. Questo può essere fatto attraverso disinfestazioni e altre misure preventive. Il ministero della Salute ha già emesso tre circolari al riguardo, ma ora la competenza passa agli enti locali che devono attivarsi.

Per quanto riguarda i sintomi dell’infezione da dengue, Bassetti sottolinea che i principali sono febbre, dolori alle ossa, rash cutaneo con puntini rossi, mal di testa e dolori dietro gli occhi. Pertanto, se una persona manifesta tali sintomi dopo un viaggio in un’area con presenza della dengue, è consigliabile consultare uno specialista per un controllo.

In questo momento è importante sensibilizzare i viaggiatori, ma anche le strutture sanitarie e i medici di famiglia, affinché prestino particolare attenzione a questa tipologia di sintomi. La dengue può essere una malattia grave e il suo controllo è fondamentale per prevenire epidemie sul territorio italiano.

In conclusione, l’aumento lieve dei casi di dengue in Italia era previsto a causa degli spostamenti verso Paesi endemici per l’infezione. È importante adottare misure preventive per evitare lo sviluppo di focolai autoctoni e sensibilizzare sia i viaggiatori che il personale sanitario sull’importanza di riconoscere i sintomi della malattia. Solo così si potrà prevenire la diffusione della dengue e proteggere la salute della popolazione italiana.

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