Il mercato azionario a Milano ha registrato un cauto aumento grazie al prezzo del petrolio che ha dato una spinta positiva ad Eni. Dopo il lungo ponte di Pasqua, l’indice Ftse Mib è salito dello 0,2% nelle prime quattro ore di scambi.

Un altro aspetto interessante è il calo del differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi, con il rendimento italiano in crescita del 3,8%. Questo aumento è stato causato dai timori di un possibile rinvio sul taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Jerome Powell, presidente della Fed, parlerà domani alla Stanford Society di New York, e i trader sono in attesa di ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.

Il prezzo del petrolio ha raggiunto i massimi degli ultimi cinque mesi, con il WTI a +1,89% a 85,29 dollari al barile e il Brent a +1,73% a 88,93 dollari al barile. Questo ha portato a un aumento del valore delle azioni di Eni (+3%) e Saipem (+2,7%). Altri settori che hanno registrato acquisti sono Iveco (+2,46%), Tenaris (+1,12%) e Stm (+0,96%).

Nel settore bancario, Banco Bpm è stato sotto i riflettori con un aumento del 1,88%, seguito da Unicredit (+0,84%), Intesa (+0,68%), Bper (+0,57%) e Bps (+0,43%). Al contrario, Monte dei Paschi di Siena ha registrato una diminuzione del 1,07%.

Le vendite hanno colpito soprattutto Diasorin (-2,8%) e Cucinelli (-2,36%). Anche Azimut (-1,95%), Amplifon (-1,57%), Fineco (-1,4%) e Moncler (-1,33%) hanno registrato una diminuzione dei prezzi delle azioni. Tim è rimasta relativamente stabile (-0,04%), mentre oggi si è tenuto l’incontro del comitato Golden Power a cui erano stati invitati anche i rappresentanti francesi di Vivendi.

In conclusione, la Borsa di Milano ha registrato un aumento cauto grazie al prezzo del petrolio che ha dato una spinta positiva alle azioni di Eni e Saipem. Alcuni settori, come quello bancario, hanno registrato un aumento delle azioni, mentre altri sono rimasti relativamente stabili o hanno registrato una diminuzione dei prezzi delle azioni. Gli investitori sono in attesa delle parole di Jerome Powell della Federal Reserve per ottenere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.

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