Fusione aeroporti sardi approvata dall’Antitrust: nuovi sviluppi in vista

L’Antitrust ha dato il via libera alla fusione degli aeroporti sardi, aprendo la strada a nuovi sviluppi nel settore. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, l’operazione “non appare idonea a ostacolare in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e a determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante”. Questa decisione è stata presa dopo che la Camera di Commercio di Cagliari ha presentato un progetto per conferire la partecipazione nella società di gestione dell’aeroporto di Cagliari alla Ligantia, attraverso un aumento di capitale riservato all’ente camerale.

Al termine dell’operazione, Ligantia deterrà il controllo di tutte e tre le società di gestione aeroportuale sarde, con partecipazioni rispettivamente del 79,79% in Geasar (Olbia-Costa Smeralda), del 71,25% in Sogeaal (Alghero- Riviera del Corallo) e del 95,7% in Sogaer (Cagliari-Elmas).

Secondo l’Antitrust, questa fusione non avrà effetti negativi sulla concorrenza, in quanto si tratta semplicemente della sostituzione di un operatore con un altro. Inoltre, considerando le diverse aree di influenza degli aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari, non ci saranno sovrapposizioni orizzontali nel mercato dei servizi relativi alle infrastrutture centralizzate.

Questa decisione ha suscitato diverse polemiche in Sardegna. La giunta regionale uscente e Confcommercio Sud Sardegna hanno espresso parere negativo sul progetto di fusione. I sindacati dei trasporti hanno chiesto chiarezza sull’operazione, mentre la Regione, che è socio di minoranza della Sogaer, ha presentato opposizione al tribunale civile. Anche Confcommercio si è rivolta al Tar, insieme alla Regione, per contestare la fusione.

Nonostante le critiche, l’Antitrust ha preso una decisione basata sull’analisi dei dati e delle informazioni presentate. Sembra che questa fusione possa portare a nuovi sviluppi nel settore aeroportuale sardo, con la Ligantia che avrà il controllo delle tre principali società di gestione. Sarà interessante vedere come questa concentrazione di poteri influenzerà il futuro degli aeroporti sardi e se porterà a maggiori opportunità per il turismo e lo sviluppo economico dell’isola.

In conclusione, la fusione degli aeroporti sardi è stata approvata dall’Antitrust, nonostante le polemiche e le opposizioni presentate da vari attori. L’operazione non sembra avere effetti negativi sulla concorrenza e potrebbe portare a nuovi sviluppi nel settore aeroportuale della Sardegna. Resta da vedere come questa fusione influenzerà l’economia dell’isola e se porterà a maggiori opportunità per il turismo e lo sviluppo regionale.

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