Il nuovo mosaico di Gradara è diventato un’icona dell’arte contemporanea e dell’emancipazione femminile. Situato nella città di Gradara, nella provincia di Pesaro Urbino, l’opera è un’incredibile espressione di street art che cattura l’essenza e lo sguardo di Francesca da Rimini, una figura storica associata a una famosa storia d’amore.
L’opera è alta quasi tre metri e larga oltre quattro, ed è composta da 50.400 tasselli di mosaico in ceramica dipinti a mano. Questo progetto innovativo è nato dalla collaborazione di due artisti che hanno raccolto racconti e testimonianze dei luoghi legati alla storia di Paolo e Francesca. L’obiettivo era creare un’opera che celebrasse il coraggio e l’autodeterminazione delle donne, riscrivendo la narrazione che ha visto Francesca come peccatrice e successivamente come eroina romantica.
La nuova opera d’arte è stata inaugurata alla presenza del sindaco Filippo Gasperi e dell’Assessora alle Pari Opportunità del Comune Angela Bulzinetti, e sarà un importante contributo per l’edizione 2024 del progetto “Oltre le mura”. Questo progetto, finanziato dalla Regione Marche per sostenere le arti visive contemporanee, è stato realizzato in collaborazione con Gradara Innova.
Il progetto artistico “Oltre le mura” mira a collegare il passato e il presente della storia di Gradara, cercando una nuova rappresentazione di Francesca da Rimini e cambiando la narrazione attorno a lei. L’arte ha il potere di riscrivere la storia e far riflettere sul ruolo e la rappresentazione delle donne. La “nuova Francesca” diventa un simbolo di libertà individuale e del diritto delle donne di scegliere senza costrizioni chi amare. Questa rappresentazione diventa un’icona della parità di genere e della libera scelta.
La direzione artistica del progetto è stata affidata a Sabrina Gennari, mentre alcuni street artist italiani, noti a livello nazionale e internazionale, hanno contribuito alla realizzazione di opere su parete che hanno trasformato Gradara in un museo a cielo aperto. È stata anche creata una mappa cartacea per guidare i visitatori attraverso questa mostra straordinaria.
Inoltre, il mito di Francesca è stato interpretato dai ragazzi e dalle ragazze con disabilità della Scuola di Viale Trieste (Coop Labirinto), che hanno realizzato un’opera site-specific formata da lucchetti, installata lungo la Passeggiata degli Innamorati di Gradara.
Questo progetto ha coinvolto anche la Scuola Secondaria di primo grado “G. Lanfranco” di Gradara, dove sono stati attivati laboratori di cittadinanza attiva per le classi terze. Le attività svolte in questi laboratori hanno ispirato gli artisti che hanno realizzato l’opera di questa edizione: Giovanni Contardi, tre volte campione del mondo di cubo di Rubik, e Roberto Pompucci, un artista gradarese che lavora con la ceramica da quasi quarant’anni.
La realizzazione di questo mosaico è stata il risultato di un grande lavoro di dialogo con la comunità, in particolare con le donne che vivono tra Pesaro e Gradara. Punti di ascolto sono stati posizionati in varie zone delle città, dove le donne stesse hanno avuto l’opportunità di esprimere la propria visione sull’emancipazione femminile.
L’opera di street art a Gradara è un esempio straordinario di come l’arte possa essere utilizzata per cambiare la narrazione attorno a figure storiche e riflettere sui temi importanti della società contemporanea. Questo mosaico imponente e innovativo rappresenta un inno alla libertà individuale e al diritto delle donne di scegliere il proprio destino. La città di Gradara si arricchisce di una nuova opera d’arte che ispirerà visitatori e residenti per molti anni a venire.