L’Università per gli stranieri di Siena sta facendo notizia con la sua decisione di rispettare il Ramadan e sospendere le lezioni il prossimo mercoledì 10 aprile. L’ateneo ha inviato un messaggio chiaro: “chi vuole la pace deve preparare la pace”. Questo gesto di solidarietà non è passato inosservato, soprattutto in un momento in cui il mondo sembra essere travolto da pulsioni belliche.

L’Università per gli stranieri di Siena è una comunità multiculturale, plurilingue e inclusiva. La sua missione è quella di promuovere il riconoscimento dell’altro come presupposto per una convivenza pacifica tra popoli e culture. La scelta di sospendere le lezioni durante il Ramadan è un modo per dimostrare l’amicizia e la condivisione con coloro che si riconoscono nella cultura islamica.

Ma non è solo il Ramadan che viene rispettato dall’ateneo. La volontà di sospendere anche la didattica durante la festa ebraica del Kippur dimostra l’impegno dell’Università per gli stranieri di Siena nel sostenere la diversità e nel mostrare la propria vicinanza al popolo ebraico.

Queste decisioni hanno un significato particolare in un momento in cui la situazione a Gaza è tragica. L’Occidente sembra essere complice del massacro senza fine che sta avvenendo in questa regione. In questo contesto, l’Università per gli stranieri di Siena vuole mandare un messaggio di pace e solidarietà, cercando di costruire un mondo migliore attraverso il rispetto e la comprensione reciproca.

La scelta di rispettare il Ramadan e il Kippur non è solo simbolica, ma rappresenta anche un impegno concreto per creare un ambiente accogliente per gli studenti di diverse culture e religioni. L’ateneo si impegna a promuovere la convivenza pacifica e a costruire un futuro in cui la diversità sia accettata e celebrata.

L’Università per gli stranieri di Siena sta dando un esempio importante di come le istituzioni educative possano contribuire alla pace nel mondo. La sua decisione di sospendere le lezioni durante il Ramadan e il Kippur è un gesto di amicizia e rispetto che merita di essere lodato. Speriamo che altre istituzioni seguano il loro esempio e lavorino per costruire un mondo più inclusivo e pacifico.

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