Non scuotete i neonati: il messaggio lanciato dall’Azienda ospedaliera universitaria di Padova è forte e chiaro. Ecco perché è importante diffondere questa informazione e sensibilizzare i genitori su questa pratica pericolosa.

Il Centro per la diagnosi del bambino maltrattato, fondato nel 2008 e attivo dal 2011, si occupa di seguire bambini e adolescenti che subiscono violenze di vario tipo, a cominciare dallo “scuotimento” in età neonatale fino ad abusi sessuali, bullismo e pedofilia. Il Centro prende in carico almeno 150 casi all’anno e si avvale di un team di specialisti che include un pediatra, un medico di medicina generale, uno psicologo e un infermiere.

Uno degli obiettivi principali del Centro è evitare il ricovero dei minori, garantendo loro un trattamento all’interno del reparto. Il team cura circa 1.600 famiglie all’anno, con una media di 260 ricoveri ordinari e 4.700 giornate di degenza. Inoltre, ci sono 550 casi trattati in day hospital con 1.200 giornate di degenza necessarie per esami e controlli.

Il Centro offre anche 300 consulenze e ogni mese prende in carico circa 3.000 casi in cui è necessario un percorso psicologico o formativo per la famiglia, in collaborazione con servizi sociali o l’Autorità giudiziaria.

I dati registrati mostrano che il 45% dei casi riguarda maschi e solo il 5% sono femmine. La maggior parte delle segnalazioni proviene dal pronto soccorso pediatrico (19%) e dai servizi sociali (17%). È preoccupante notare che i casi più gravi si verificano nei primi mesi di vita o poco dopo.

Il messaggio è chiaro: scuotere un neonato è estremamente pericoloso e può causare danni permanenti. I genitori devono essere consapevoli dei rischi e cercare aiuto se si trovano in situazioni di stress o frustrazione che potrebbero portarli a commettere gesti violenti. È fondamentale educare la società sulla violenza verso i bambini e fornire supporto alle famiglie che ne hanno bisogno.

Il Centro per la diagnosi del bambino maltrattato svolge un lavoro essenziale nel proteggere i bambini e nel garantire loro un futuro sano e felice. È un esempio di eccellenza nel campo della cura e della prevenzione del maltrattamento infantile. Speriamo che questa iniziativa possa essere replicata in altre parti d’Italia per proteggere sempre più bambini da situazioni di violenza.

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