Giorgetti si impegna nel settore finanziario mentre il Pil cresce dello 0,6%

Nel settore finanziario italiano si registra un impegno significativo da parte del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, mentre il Pil del paese aumenta dello 0,6%. Tuttavia, nonostante l’inflazione sia in calo, questa riduzione dei prezzi non sarà sufficiente a dare una spinta all’economia nel corso dell’anno.

La Banca d’Italia ha aggiornato le previsioni economiche confermando le stime precedenti sul Pil italiano. Nel 2024 si prevede una crescita modesta dello 0,6%, principalmente a causa del rallentamento dei consumi delle famiglie e degli investimenti nell’edilizia, che sono stati frenati a causa dell’interruzione dei bonus. Tuttavia, è importante sottolineare che il governo potrebbe indicare un dato leggermente superiore nel Def di martedì prossimo, alzando la previsione al 0,8% a causa di un diverso sistema di calcolo. Questo numero non è lontano dalla modesta crescita del 1% che Giorgetti aveva anticipato in precedenza.

Giorgetti è attualmente impegnato nell’elaborazione del Documento di economia e finanza insieme alla premier Giorgia Meloni, in preparazione per il Consiglio dei ministri di martedì. Questo sarà l’ultimo Def nel suo formato attuale, in quanto a partire da giugno il nuovo Patto di Stabilità cambierà il suo contenuto e la sua forma. Tuttavia, già da ora si cominceranno a vedere dei cambiamenti, con il ministro che ha spiegato che il nuovo Def sarà più “alleggerito”. Ad esempio, non includerà più un quadro programmatico, ma solo un quadro tendenziale, poiché non sarà più necessario specificare il percorso verso l’obiettivo del pareggio di bilancio. Le nuove regole dell’Unione Europea cambieranno il parametro utilizzato per valutare la riduzione del debito pubblico, richiedendo ai governi di presentare un piano per ridurre la spesa primaria netta, escludendo la spesa per interessi e co-finanziamenti europei. Questo momento segna una transizione dalle vecchie alle nuove regole, che avranno anche un impatto sul calendario della programmazione economica.

Ci sono diverse incertezze che gravano sui conti pubblici e che dovranno essere verificate nel corso dell’anno per fornire un quadro accurato degli spazi disponibili. Una delle principali incognite riguarda l’impatto del Superbonus. Solo a fine giugno Eurostat chiarirà come conteggiare i crediti 2024 e quelli incagliati, il che potrebbe modificare i numeri del deficit per quest’anno e per i prossimi. Al momento, si prevede che il governo inserisca nel Def un disavanzo compreso tra il 4,2% e il 4,4%, non lontano dal 4,3% indicato nella Nadef.

Sebbene la stretta sul Superbonus abbia contribuito a contenere la spesa pubblica, ha anche rallentato gli investimenti nell’edilizia, avendo un impatto negativo sul Pil. Tuttavia, nonostante questi ostacoli, l’economia italiana sta mostrando segni di ripresa, seppur lenta. L’inflazione, che nel 2023 era al 5,9%, diminuirà nettamente quest’anno all’1,3%, per poi risalire leggermente nei due anni successivi, rimanendo comunque al di sotto del 2%. Questo “forte ridimensionamento” è principalmente dovuto al calo dei prezzi delle materie prime e dei tassi più favorevoli, anche se solo in parte compensato dall’aumento delle retribuzioni. Bankitalia prevede una crescita dell’1% nel prossimo anno e dell’1,2% nel 2026.

Secondo la Banca d’Italia, l’attività economica beneficerà della ripresa della domanda estera e del potere d’acquisto delle famiglie. Tuttavia, le condizioni di finanziamento restrittive e il ridimensionamento degli incentivi nell’edilizia residenziale avranno un impatto negativo sugli investimenti. Le misure del Pnrr forniranno solo un impulso parziale per compensare questi fattori.

In conclusione, l’economia italiana sta affrontando una fase di transizione e incertezza, ma ci sono segnali di ripresa. Giorgetti e il governo stanno lavorando per affrontare le sfide e per sfruttare le opportunità offerte dal cambiamento delle regole economiche. Sarà interessante seguire gli sviluppi nei prossimi mesi e vedere come l’Italia si adatterà a questa nuova realtà.

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