Il Tar della Lombardia ha deciso che il Prefetto di Milano dovrà intervenire nella vicenda dello spazio negato dal Comune di Turbigo per la festa di fine Ramadan. Secondo il decreto visionato dall’AGI, il Prefetto avrà il compito di avviare un confronto tra le parti, cioè l’amministrazione comunale e la comunità musulmana, attraverso la convocazione di una riunione entro lunedì 8 aprile.

La decisione del Tar Lombardia è una risposta al ricorso presentato dagli avvocati Luca Bauccio e Aldo Russo per conto dell’associazione culturale ‘Moschea Essa’ contro la decisione del Comune di Turbigo di negare uno spazio per la festa, adducendo anche motivi di sicurezza. Ora la palla passa al Prefetto, che dovrà valutare se ci sono motivi di sicurezza o incolumità pubblica che impediscono lo svolgimento dell’evento religioso in determinate aree.

Nel ricorso presentato al Tar, i legali che rappresentano la comunità islamica hanno sottolineato che ogni anno a Turbigo si tiene una festa chiamata “gran falo’ della gioia”, che attira diverse centinaia di persone. Durante questa festa viene bruciato un grande falò che sprigiona fiamme alte diversi metri. Tuttavia, l’area in cui si tiene la festa è stata negata ai musulmani per motivi di sicurezza, secondo il sindaco di Turbigo. Gli avvocati hanno definito questa decisione “grottesca”, sottolineando che il sindaco considera il falò spettacolare non pericoloso, ma gli auguri di fine Ramadan pericolosi per l’ordine pubblico.

Il sindaco di Fratelli d’Italia, Fabrizio Allevi, ha comunicato alla comunità musulmana locale che il Comune non ha a disposizione uno spazio pubblico per la festa di fine Ramadan, invitando i fedeli a cercare uno spazio privato. Gli avvocati dell’associazione culturale ‘Moschea Essa’ hanno allegato al ricorso la documentazione fotografica del falò e l’elenco dei luoghi ritenuti idonei per l’evento religioso.

Ora si attende la decisione del Tar, sperando che questa situazione di discriminazione possa concludersi positivamente. La festa è prevista per il 9 e 10 aprile tra le sette e le dieci del mattino.

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