Il 77% delle imprese italiane affronta ostacoli nei bandi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questa è la conclusione a cui è giunto un sondaggio condotto dall’Osservatorio Pnrr di The European House – Ambrosetti (Teha), che ha coinvolto 450 amministratori delegati e vertici delle principali società italiane membri del Teha Club.

Secondo i risultati del sondaggio, molte imprese hanno dichiarato di aver riscontrato difficoltà nell’accedere ai fondi del PNRR. La complessità di interpretazione dei bandi è stata indicata come il principale ostacolo, con il 28% delle imprese che lo ha citato. Inoltre, il 23% ha lamentato uno scarso dialogo con il soggetto appaltante, rendendo ancora più difficile l’accesso ai finanziamenti.

Un altro dato interessante emerso dal sondaggio è che metà dei partecipanti ha dichiarato di non aver partecipato ad alcun bando a causa della limitata varietà dei settori produttivi coinvolti. Questo sottolinea la necessità di ampliare le opportunità di finanziamento a un numero maggiore di settori, in modo da coinvolgere un numero più ampio di imprese.

Tra coloro che hanno presentato un progetto nell’ambito di Transizione 4.0, solo l’8% ha utilizzato le risorse per finanziare progetti già programmati prima del PNRR. Il restante 92% ha invece sfruttato questa opportunità per avviare nuovi investimenti o procedere con ammodernamenti.

Questi risultati mettono in luce la sfida che le imprese italiane devono affrontare per accedere ai fondi del PNRR. È necessario semplificare le procedure e migliorare il dialogo tra le imprese e il soggetto appaltante al fine di garantire una distribuzione più equa delle risorse.

In conclusione, il sondaggio condotto dall’Osservatorio Pnrr di Teha ha rivelato che il 77% delle imprese italiane affronta difficoltà nei bandi del PNRR. La complessità di interpretazione dei bandi e lo scarso dialogo con il soggetto appaltante sono i principali ostacoli che le imprese devono superare. È importante che vengano adottate misure per semplificare le procedure e garantire un accesso più equo ai fondi del PNRR, al fine di favorire la ripresa economica del paese.

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