Baccalario: l’affascinante sfida tra un’autrice esordiente e l’intelligenza artificiale

Un’incredibile sfida narrativa è stata combattuta tra un’autrice esordiente, Valentina Federici, e l’intelligenza artificiale (IA). Questo emozionante confronto si è trasformato in un libro intitolato ‘Viaggio oltre l’ignoto’, pubblicato da Il Castoro. L’opera sarà presentata alla Bologna Children’s Book Fair, che si terrà dall’8 aprile, dove il tema centrale di quest’anno sarà l’IA.

Pierdomenico Baccalario, Marco Magnone e Davide Morosinotto hanno curato il libro, che nasce da un esperimento scientifico. “Abbiamo cercato di capire a che punto è arrivata l’IA e provato a conoscere meglio questo mondo e a dominarlo”, spiega Baccalario, uno degli autori più importanti della letteratura italiana per ragazzi. “Abbiamo deciso così di fare un gruppetto di editor in modo da poterci dividere il lavoro facendo un esperimento scientifico. L’architettura proposta è piuttosto comune con delle definizioni: una storia d’amore ambientata su alcune isole di un mondo futuro fantastico, lontane da tutto. A e B si amano e C si innamora di A. Un triangolo amoroso. Almeno uno tra B e C verrà corrisposto. Le altre regole sono tutte libere. Uno di noi ha seguito l’Intelligenza Artificiale, uno l’autrice esordiente e il terzo ha letto ed editato i due racconti senza sapere quale dei due era dell’IA e quale di Federici. Quello che scientificamente si chiama esperimento cieco”.

L’IA ha a disposizione un vasto vocabolario di 9 miliardi di parole, mentre l’autrice esordiente può contare solo su 3-4 milioni di parole. Questo crea un’inequità nella possibilità di utilizzare frasi. Il romanzo di Valentina è più interessante, ricco e vario, ma l’IA ha scritto un finale sorprendente. Tuttavia, da questa esperienza nasce una riflessione: l’IA non prova la soddisfazione di uno scrittore nel sorprendere il lettore. Manca quel legame fondamentale con il pubblico.

Valentina Federici, avvocata di 36 anni nata a Perugia e residente in Svizzera, sul lago di Ginevra, ama scrivere storie per ragazzi ed è appassionata di nuove tecnologie. Nel libro, oltre ai risultati inaspettati dell’esperimento, viene fatto un appello sulle prospettive presenti e future del mondo letterario e culturale. Baccalario suggerisce di dotarsi di un bollino di qualità che identifichi se una cosa è stata scritta da una persona umana o dall’IA, o se vi è stata un’interazione tra i due. Questo sarebbe un atto di onestà intellettuale da parte degli autori.

Una volta terminato il libro, è stato fatto un ulteriore esperimento: “abbiamo fatto leggere gli incipit dei due racconti all’IA chiedendo quale era stato scritto dall’autrice e l’Intelligenza Artificiale ha indicato il testo prodotto dalla macchina. Questo avviene perché l’IA non ha il senso del racconto, né il ricordo. Manca la parte emotiva che sta intorno alla storia. Scrive come noi, ma non ha il senso della narrazione come lo abbiamo noi”.

Ma perché hanno scelto un romance per questa sfida? “Perché è il tipo di libro che adesso funziona di più. C’è una gran voglia nei ragazzi di capire meglio i sentimenti che sono una loro grande carenza. Si va comunque sempre di più verso libri corposi, storie più articolate con difficoltà di lettura superiori”, spiega Baccalario.

L’IA sta diventando sempre più presente nella nostra vita quotidiana e anche nel mondo della letteratura. I suoi progressi e le sue potenzialità sono straordinari, ma è fondamentale non demonizzarla. È importante capire come utilizzare al meglio questa tecnologia e dichiarare in modo trasparente se un’opera è stata scritta da un essere umano o da un’intelligenza artificiale. L’interazione tra IA e intelligenza umana è già una realtà, e dovremmo essere pronti ad accoglierla e adattarci a essa.

La Bologna Children’s Book Fair sarà l’occasione perfetta per esplorare ulteriormente i temi legati all’IA nel mondo della letteratura per ragazzi. Tra le novità più interessanti presentate durante l’evento, si segnala la collana Ossigeno di Mondadori Ragazzi, che propone libri con temi complessi e storie profonde, ma scritte in modo accessibile anche per i bambini più piccoli. Questo dimostra che la letteratura sta evolvendo, cercando di soddisfare le esigenze dei giovani lettori e offrendo loro storie sempre più coinvolgenti e significative.

La sfida tra Valentina Federici e l’IA ha dimostrato quanto sia importante il ruolo dell’autore nel creare un legame emotivo con il pubblico attraverso la narrazione. Nonostante le capacità sorprendenti dell’IA nel generare testi, manca ancora quella componente umana che rende un’opera davvero speciale. L’intelligenza artificiale può essere uno strumento potente, ma non può sostituire completamente la creatività e l’esperienza di un autore.

L’esperimento di Baccalario e dei suoi colleghi ci spinge a riflettere sul futuro della scrittura e dell’editoria. Dobbiamo essere pronti ad accogliere l’IA come un alleato, ma allo stesso tempo dobbiamo preservare l’unicità e l’originalità dell’essere umano nella creazione artistica. La sfida tra l’autrice esordiente e l’intelligenza artificiale è solo l’inizio di una nuova era nella letteratura, in cui l’umanità e la tecnologia si uniranno per creare opere sempre più straordinarie e coinvolgenti.

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