Il bisogno di maggiori investimenti nella sanità è stato evidenziato dalla Anaao (Associazione Nazionale Anestesisti Ospedalieri) che ha sottolineato come i fondi attuali non siano sufficienti per colmare il gap accumulato negli ultimi 15 anni. Secondo gli studi precedenti, sarebbero necessari quasi 50 miliardi di euro per colmare questa lacuna, una cifra impossibile da raggiungere.

Il sindacalista Di Silverio ha criticato il Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), sostenendo che sia stata un’occasione persa per ottenere risorse aggiuntive per la sanità. Ha sottolineato la necessità di scelte coraggiose, come deviare fondi da altre situazioni come la guerra, le armi, gli aiuti finanziari alle squadre di calcio di Serie A e l’evasione fiscale.

Inoltre, il segretario Anaao ha sottolineato che il disegno di legge sull’autonomia aumenterà significativamente la percentuale di cittadini italiani che si rivolgono alla sanità privata. Attualmente, questa percentuale è intorno all’8-9% in Europa, ma aumenterebbe oltre il 24% con l’implementazione del ddl autonomia.

Una tabella di previsione della spesa sanitaria sul PIL della Nadef (Commissione Nazionale per la Programmazione e il Coordinamento degli Interventi in Sanità) ha indicato un calo della spesa tra il 2020 e il 2025 di 1,2 punti. Tuttavia, è stato sottolineato che nel 2020 il PIL è diminuito a causa dell’emergenza Covid e per tornare ai livelli del 2022 sarebbero necessari quasi 10 miliardi di euro nel 2024 e nel 2025.

Nel loro appello del 3 aprile, 14 scienziati e Nobel hanno evidenziato che nel 2025 sarà destinato solo il 6,2% del PIL alla sanità, una percentuale inferiore rispetto a vent’anni fa. Attualmente, il Fondo sanitario ammonta a 134 miliardi di euro (rispetto ai 114 del 2019) e il governo ha stanziato ulteriori 3 miliardi di euro per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi per il 2026.

Le richieste di maggiori risorse e riforme nella sanità sono sempre più urgenti. La pandemia da Covid-19 ha messo in evidenza le carenze del sistema sanitario e la necessità di investimenti adeguati per garantire un servizio di qualità. È necessario un impegno concreto da parte del governo per colmare il divario accumulato negli ultimi anni e garantire una sanità accessibile a tutti i cittadini.

La discussione sul ddl autonomia sarà cruciale per determinare il futuro della sanità pubblica in Italia. È fondamentale coinvolgere i cittadini, i sindaci e i governatori in questo dibattito per garantire una decisione informata e consapevole.

In conclusione, la situazione attuale della sanità in Italia richiede azioni immediate e coraggiose. È necessario destinare risorse adeguate e adottare riforme significative per colmare il gap accumulato nel corso degli anni. La salute dei cittadini è un diritto fondamentale che non può essere trascurato. Speriamo che il governo e le autorità competenti ascoltino queste richieste e agiscano di conseguenza per garantire un sistema sanitario sostenibile e di alta qualità.

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