Apple sorprende gli appassionati di videogiochi con un’incredibile novità: l’introduzione degli emulatori di videogame su iPhone e iPad. Questa mossa rappresenta un importante dietrofront nelle linee guida per gli sviluppatori di app, consentendo a chiunque di pubblicare emulatori che consentono di giocare a titoli storici su diverse piattaforme.
Gli emulatori, come quelli “dos” per Windows, permettono di rivivere giochi famosi che hanno fatto la storia dell’informatica. Questa novità è stata possibile grazie all’allineamento di Apple al Digital Markets Act, che favorisce la concorrenza e ha portato l’azienda a supportare link esterni per l’acquisto e il download di applicazioni.
Con l’introduzione degli emulatori, Apple spera di attirare più utenti verso il suo App Store ufficiale, offrendo loro la possibilità di scaricare vecchi giochi disponibili. In questo modo, l’azienda cerca di tenere a distanza i suoi competitor.
Tuttavia, rimane un interrogativo importante su come far rispettare le licenze dei titoli. Secondo Apple, saranno le aziende che detengono i diritti dei giochi a pubblicare gli emulatori, garantendo così il rispetto delle leggi e delle linee guida dell’azienda.
L’aggiornamento recente per gli sviluppatori include anche la possibilità di indirizzare gli utenti iPhone e iPad in Unione Europea verso link esterni per l’acquisto di brani musicali o abbonamenti. Questo offre un’alternativa al sistema di pagamento interno di Apple e fa seguito alla multa di 1,8 miliardi di euro inflitta dall’Unione Europea al colosso americano per aver impedito agli sviluppatori di app di streaming musicale di informare gli utenti su servizi di abbonamento alternativi e più economici.
In conclusione, l’introduzione degli emulatori di videogame su iPhone e iPad rappresenta un’incredibile ritorno al passato per gli appassionati di giochi classici. Grazie a questa novità, gli utenti potranno rivivere i titoli che hanno fatto la storia dell’informatica, mantenendo allo stesso tempo il supporto dell’App Store ufficiale di Apple. Resta da vedere come saranno rispettate le licenze dei giochi, ma l’azienda sembra essere chiara nel sostenere che gli sviluppatori sono responsabili del software offerto nelle app.