Aumento preoccupante dei casi di morbillo in Italia nel primo trimestre 2024

Sono stati segnalati 213 casi di morbillo in Italia nel primo trimestre del 2024, secondo il bollettino della sorveglianza integrata morbillo-rosolia dell’Istituto superiore di Sanità. Questo dato preoccupante mostra un aumento significativo rispetto agli anni precedenti e richiama l’attenzione sulla necessità di adottare misure preventive adeguate.

L’incidenza più alta di casi di morbillo è stata osservata nella fascia di età 0-4 anni, con 63,3 casi per milione di abitanti, seguita dalla fascia 15-39 anni con 28,3 casi per milione. Questo dimostra che il morbillo non riguarda solo i bambini, ma anche gli adulti giovani. L’età mediana dei casi è stata di 31 anni, ma tre quarti dei casi ha un’età compresa tra 15 e 64 anni.

È preoccupante notare che sono stati segnalati 11 casi in bambini con meno di un anno di età. Questo mette in evidenza l’importanza di proteggere i neonati attraverso la vaccinazione dei loro genitori e familiari più stretti.

Nonostante l’aumento dei casi di morbillo, nel primo trimestre del 2024 non sono stati segnalati casi di rosolia. Questo può essere un segnale positivo, ma non bisogna abbassare la guardia poiché la rosolia è ancora presente in altri paesi e potrebbe essere reintrodotta attraverso i viaggi internazionali.

Dei 213 casi di morbillo, 181 sono stati confermati in laboratorio, mentre 9 sono considerati probabili e 23 possibili. Inoltre, il 8,4% dei casi segnalati sono casi importati. Questo dimostra l’importanza di monitorare attentamente l’arrivo di persone provenienti da paesi con un alto tasso di morbillo e di adottare misure di controllo efficaci.

Le regioni che hanno segnalato il maggior numero di casi sono il Lazio, la Sicilia e la Toscana, che insieme rappresentano il 68% dei casi totali. Nel Lazio si registra anche l’incidenza più elevata, pari a 44,9 casi per milione di abitanti. Questo sottolinea la necessità di adottare misure specifiche in queste regioni per contenere la diffusione del morbillo.

Risulta noto lo stato vaccinale per la maggior parte dei casi, e più dell’88% dei casi era non vaccinato al momento del contagio. Questo evidenzia l’importanza della vaccinazione come strumento fondamentale per prevenire la diffusione del morbillo. È preoccupante che ci siano ancora persone che scelgono di non vaccinarsi, mettendo a rischio la propria salute e quella degli altri.

La complicanza più comune riportata dai casi di morbillo è stata l’epatite/aumento delle transaminasi, seguita dalla polmonite. È stato segnalato anche un caso di encefalite in un giovane adulto non vaccinato. Questo sottolinea l’importanza di una diagnosi e un trattamento tempestivi per prevenire potenziali complicanze gravi.

Il 48,8% dei casi è stato ricoverato, mentre altri 38 casi si sono rivolti al Pronto Soccorso. Questo mette in evidenza l’onere che il morbillo può rappresentare per il sistema sanitario italiano e sottolinea l’importanza di adottare misure preventive efficaci per evitare la diffusione della malattia.

Per quanto riguarda l’ambito di trasmissione, la metà dei casi ha riportato informazioni. La trasmissione è avvenuta principalmente in ambito famigliare, ma sono stati segnalati anche casi di trasmissione in ambito ospedaliero, lavorativo, scolastico e durante viaggi internazionali. È preoccupante notare che undici dei casi segnalati sono operatori sanitari, di cui sei non vaccinati. Questo mette in luce la necessità di adottare misure specifiche per proteggere gli operatori sanitari e prevenire la diffusione del morbillo negli ospedali.

In conclusione, l’aumento dei casi di morbillo nel primo trimestre del 2024 richiede un’azione urgente per contenere la diffusione della malattia. È fondamentale promuovere la vaccinazione come strumento efficace per prevenire il morbillo e proteggere la salute di tutti. È importante anche adottare misure di controllo nei punti critici di trasmissione, come le scuole e gli ospedali, e monitorare attentamente l’arrivo di persone provenienti da paesi con un alto tasso di morbillo. Solo attraverso un’azione coordinata e tempestiva sarà possibile prevenire la diffusione del morbillo e proteggere la salute di tutti.

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