Coldiretti, l’associazione dei coltivatori italiani, ha deciso di manifestare al confine del Brennero per difendere la produzione nazionale e combattere la diffusione del cibo contraffatto. L’obiettivo principale dell’associazione è fermare l’invasione di prodotti alimentari stranieri che vengono spacciati come italiani, mettendo a rischio la salute dei cittadini e il futuro dell’agroalimentare italiano.

L’azione di protesta, guidata dal presidente nazionale Ettore Prandini, prevede la verifica dei contenuti dei camion che attraversano il confine tra Italia e Austria, con la collaborazione delle forze dell’ordine. Coldiretti ritiene che questa manifestazione sia necessaria a causa degli arrivi incontrollati di alimenti dall’estero, che spesso non rispettano le stesse regole dei prodotti italiani e creano una concorrenza sleale che fa crollare i prezzi pagati agli agricoltori italiani.

Durante la prima giornata di manifestazione, è stato bloccato un tir diretto in Calabria che trasportava 21 tonnellate di patate destinate a un’azienda industriale del Crotonese. Queste patate sarebbero state lavorate e commercializzate come patate della Sila, creando una falsa percezione di prodotto italiano.

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha dichiarato che troppe volte i prodotti stranieri diventano italiani una volta che varcano i nostri confini. Questo è inaccettabile e i cittadini hanno diritto a conoscere l’origine dei prodotti che acquistano. Prandini sostiene l’introduzione di un obbligo di origine a livello europeo, in modo che i cittadini possano fare scelte consapevoli.

Durante la manifestazione sono stati scoperti altri casi di cibo contraffatto. All’interno dei tir sono state trovate cosce di maiale danesi destinate a Modena, uva indiana destinata a Novara e preparati industriali a base di uova provenienti dalla Polonia destinati a Verona. Questi casi dimostrano che il problema del cibo contraffatto non riguarda solo il confine del Brennero, ma è diffuso in tutta Italia.

Prandini ha sottolineato che molti sostenevano che al Brennero non sarebbero stati trovati camion con prodotti agroalimentari come in passato, ma purtroppo i fatti hanno dimostrato il contrario. Questa situazione evidenzia la necessità di una maggiore attenzione e controlli per proteggere la produzione nazionale e garantire la sicurezza alimentare dei cittadini italiani.

La manifestazione della Coldiretti al Brennero è un segnale forte e chiaro per tutti coloro che cercano di introdurre cibo contraffatto nel mercato italiano. È necessario che le autorità competenti intensifichino i controlli e adottino misure più rigide per contrastare questo fenomeno che mette a rischio la salute dei consumatori e danneggia l’agricoltura italiana.

La difesa del made in Italy è un impegno fondamentale per Coldiretti e per tutti gli agricoltori italiani. La produzione nazionale di alimenti di qualità rappresenta un patrimonio da tutelare e valorizzare. Solo attraverso una maggiore consapevolezza da parte dei consumatori e un impegno concreto delle istituzioni sarà possibile sconfiggere il problema del cibo contraffatto e garantire un futuro prospero per l’agroalimentare italiano.

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