Esplorando i misteri del Bar Etoile: un viaggio tra follia, nichilismo e malinconia
Il Bar Etoile è un luogo surreale e sgangherato che mescola follia, nichilismo e malinconia. Il film che porta il suo nome, diretto da Abel&Gordon, è un’opera che si muove tra la tenerezza di un film di Aki Kaurismaki e un tocco di follia alla Buster Keaton.
I registi definiscono spesso i loro film come “poetico-burlesque”. Hanno attraversato vari generi cinematografici, passando dalla commedia slapstick al film noir, senza però rinunciare alla capacità di far ridere con note più amare. I misteri del Bar Etoile sono quindi caratterizzati da un mix di nichilismo e malinconia, ma vengono illuminati dai colori vivaci e gioiosi dei personaggi moralmente inetti che popolano il film.
Il quinto film di Fiona Gordon e Dominique Abel è stato presentato al festival Rendez Vous ed è in sala dal 11 aprile con distribuzione Academy Two. I registi, Fiona Gordon, nata in Australia nel 1957, e Dominique Abel, nato in Belgio nella città di Lobbes nello stesso anno, hanno creato una trama semplice ma intrigante. Boris (interpretato da Dominique Abel) è un ex attivista che lavora come barista sotto copertura all’Étoile Filante. Ma quando una delle sue vittime lo riconosce, inizia una spirale di vendetta. Tuttavia, l’apparizione di un sosia solitario di nome Dom (interpretato sempre da Abel) sembra offrire a Boris, alla sua astuta compagna Kayoko e al loro fedele amico Tim la possibilità di fuggire. Tuttavia, non avevano previsto l’arrivo della ex moglie di Dom (interpretata da Fiona Gordon), una detective sospettosa che si mette sulle loro tracce.
I registi hanno anche condiviso il loro amore per il cinema italiano. “Finalmente abbiamo l’occasione di dire che amiamo moltissimo Fellini e Benigni, i clown del cinema italiano, ma anche il vostro Maurizio Nichetti. Quando eravamo più giovani volevamo vedere tutto quello che produceva”, hanno dichiarato in un’intervista all’ANSA.
I misteri del Bar Etoile sembrano essere un film che offre un mix unico di emozioni contrastanti. Tra follia, nichilismo e malinconia, i registi Abel&Gordon ci portano in un viaggio surreale e sgangherato che sicuramente lascerà il pubblico con molte domande e un senso di meraviglia.