Il tumore al pancreas è una delle forme di cancro più aggressive e con una bassa sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi. Tuttavia, promettenti risultati stanno emergendo da una sperimentazione clinica di fase I condotta dai ricercatori del Memorial Sloan Kettering Cancer Center (Msk) negli Stati Uniti. Questa ricerca riguarda un vaccino terapeutico basato sull’Rna, che potrebbe ridurre il rischio di recidiva della malattia dopo l’intervento chirurgico.

Il vaccino, chiamato autogene cevumeran (BNT122, RO7198457), è stato sviluppato da BioNTech in collaborazione con Genentech, del Gruppo Roche. L’innovativo approccio prevede la personalizzazione del vaccino per ogni paziente, basandosi sul profilo genetico del loro tumore. L’obiettivo è addestrare il sistema immunitario a riconoscere le proteine presenti esclusivamente nelle cellule tumorali, chiamate neoantigeni, al fine di proteggere il corpo dalle cellule cancerose.

I risultati preliminari della sperimentazione hanno dimostrato che il vaccino è in grado di stimolare una risposta immunitaria associata a una riduzione del rischio di ricomparsa del cancro. Questi dati sono stati presentati da Vinod Balachandran al Meeting Annuale dell’American Association for Cancer Research (Aacr), che si tiene a San Diego.

“Le attuali opzioni di trattamento per il cancro al pancreas rimangono molto limitate, e solo circa il 12% dei pazienti sopravvive cinque anni dopo la diagnosi”, spiega Balachandran. Tuttavia, i risultati promettenti ottenuti finora supportano l’esplorazione di questo vaccino come approccio terapeutico nel contesto post-chirurgico.

Attualmente, è in corso uno studio clinico di fase II sponsorizzato da Genentech in collaborazione con BioNTech. Questo studio, che coinvolge circa 260 pazienti a livello globale, valuterà l’efficacia e la sicurezza dell’autogene cevumeran rispetto al regime chemioterapico standard attuale (mFOLFIRINOX). L’obiettivo principale è ridurre il rischio di ritorno del cancro al pancreas dopo che il tumore è stato rimosso mediante intervento chirurgico.

Questi promettenti risultati aprono nuove prospettive nella lotta contro il tumore al pancreas. Se gli studi successivi confermeranno l’efficacia e la sicurezza del vaccino, potrebbe rappresentare un importante passo avanti nel miglioramento delle opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da questa malattia. Tuttavia, è necessario continuare la ricerca per comprendere appieno il potenziale di questo vaccino e per offrire una speranza concreta a coloro che combattono contro il cancro al pancreas.

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