Approvato dal Consiglio dei Ministri il Def, previsto un aumento del Pil del 1% nel 2024. Il debito pubblico cresce ma si mantiene al di sotto del 140%, raggiungendo il 137,8% nel 2024.

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato il Documento di economia e finanza (Def), che contiene importanti previsioni per l’economia italiana. Secondo quanto riportato, è previsto un aumento del PIL (Prodotto Interno Lordo) del 1% nel 2024. Sebbene si tratti di una crescita modesta, è comunque un segnale positivo per l’economia italiana.

Tuttavia, non tutto sono rose e fiori. Il debito pubblico italiano continua a crescere, seppur lentamente, e si prevede che raggiungerà il 137,8% nel 2024. Nonostante questo aumento, il debito pubblico si mantiene al di sotto della soglia critica del 140%. Ciò è importante perché un debito pubblico troppo elevato può mettere a rischio la stabilità economica di un paese.

È interessante notare che queste previsioni vanno in controtendenza rispetto a quanto indicato nella Nadef (Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza) presentata in autunno. Nella Nadef, il debito pubblico era previsto in diminuzione, passando dal 140,1% nel 2024 al 139,6% nel 2026. Tuttavia, il quadro tendenziale del Def approvato dal Consiglio dei Ministri mostra una crescita del debito pubblico nel periodo considerato.

Il governo ha sottolineato l’importanza del Piano fiscale-strutturale per la costruzione della nuova manovra economica. Secondo fonti di governo, questo piano dovrà essere presentato alle autorità europee entro il 30 aprile, seguendo le nuove regole di governance dell’Unione Europea. Tuttavia, per l’anno corrente è previsto un regime transitorio, con la presentazione del piano entro il 20 settembre.

Le fonti di governo rassicurano che questo processo sarà lineare e non causerà incertezze sui mercati finanziari. Tuttavia, è importante notare che attualmente mancano ancora le indicazioni operative su come dovrà essere impostato il Piano fiscale-strutturale, il che potrebbe rappresentare un elemento di incertezza in futuro.

Per quanto riguarda le previsioni sulla crescita economica, il governo intende fornire numeri realistici e non gonfiati nel Def. Tuttavia, si sottolinea che la congiuntura internazionale è volatile a causa dei conflitti in corso, il che potrebbe influenzare le previsioni economiche.

Infine, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso preoccupazione per l’impatto del cosiddetto “superbonus” sui conti pubblici e sui dati macroeconomici. Secondo Tajani, il governo ha aperto le casse senza valutare correttamente se i soldi fossero destinati a finire nelle tasche di truffatori o meno. Questo potrebbe mettere a rischio la sostenibilità finanziaria del paese.

In conclusione, il Def approvato dal Consiglio dei Ministri offre una visione mista sull’economia italiana. Sebbene sia previsto un modesto aumento del PIL nel 2024, il debito pubblico continua a crescere e il governo dovrà affrontare sfide importanti per garantire la stabilità economica del paese. Il Piano fiscale-strutturale sarà fondamentale per la definizione della nuova manovra economica, ma attualmente mancano ancora indicazioni operative su come sarà impostato. È quindi importante seguire attentamente gli sviluppi futuri per capire come si evolverà la situazione economica dell’Italia.

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