L’obbligo di recupero dei riposi per i medici potrebbe causare seri problemi nel sistema sanitario italiano, avverte Maurizio Viecca, primario dell’ospedale Sacco. Secondo l’esperto, questa novità introdotta dal nuovo contratto dei medici potrebbe portare ad un caos, con liste d’attesa sempre più lunghe, ospedali senza medici al pomeriggio e un aumento della ricchezza nel settore della sanità privata.
Il problema principale riguarda il fatto che i medici accumulano in media circa 20 ore lavorative in più al mese, a causa dei turni di guardia obbligatori e del lavoro nei weekend. Queste ore dovrebbero essere poi recuperate, il che potrebbe portare alla chiusura degli ospedali alle due del pomeriggio. Questo avrebbe conseguenze disastrose per il pubblico, con liste d’attesa ancora più lunghe e un aumento della domanda di servizi sanitari privati.
Viecca suggerisce due possibili soluzioni per risolvere questo problema. La prima soluzione sarebbe aumentare il personale medico, ma questa opzione è difficile da attuare a causa della penuria di medici e infermieri. Inoltre, sarebbe anche molto costosa. Attualmente, i medici italiani sono al penultimo posto nella classifica europea degli stipendi, superati solo dalla Grecia.
La seconda soluzione suggerita dall’esperto cardiologo milanese è quella di pagare gli straordinari che vengono versati solo in casi particolari. Questo potrebbe incentivare i medici a lavorare di più e allo stesso tempo garantirebbe un adeguato riposo. Tuttavia, questa soluzione potrebbe anch’essa comportare costi aggiuntivi per le amministrazioni sanitarie.
Prima dell’introduzione di questa regola, non c’era una regola precisa per il lavoro extra dei medici. Ognuno faceva più o meno quello che voleva. Ma ora, con l’obbligo di recuperare le ore lavorate in più, le amministrazioni sanitarie saranno obbligate a rispettare questa nuova regola. Viecca sottolinea che questa novità potrebbe avere delle conseguenze gravi, come ad esempio l’ipotetica colpa medica in caso di un paziente che muore a causa della mancanza di riposo del medico. La Procura potrebbe ipotizzare che il paziente sia morto perché il medico non ha riposato sufficientemente.
Il primario suggerisce anche un’altra possibilità per irrobustire il sistema sanitario italiano: dare la possibilità ai medici pensionati di fermarsi in ospedale. Questo potrebbe essere fatto dando loro subito la liquidazione e pagando loro uno stipendio normale, senza i contributi.
In conclusione, l’obbligo di recupero dei riposi per i medici potrebbe portare a gravi problemi nel sistema sanitario italiano. Le soluzioni proposte da Maurizio Viecca includono l’aumento del personale medico e il pagamento degli straordinari. Inoltre, suggerisce anche di dare la possibilità ai medici pensionati di continuare a lavorare negli ospedali. Tuttavia, è importante considerare anche i costi aggiuntivi che queste soluzioni potrebbero comportare per le amministrazioni sanitarie.