La mancanza di una presenza adeguata sui social media da parte dei settori aziendali e ospedalieri delude una buona fetta dei cittadini italiani. Secondo un’indagine condotta su 166 cittadini e utenti di ospedali e aziende sanitarie, il 42% di loro ritiene insufficiente la qualità della comunicazione esterna di queste strutture. I cittadini cercano informazioni sulla salute e non solo sulle prestazioni mediche, ma trovano difficoltà nella comprensione dei testi online (23%), li ritengono non esaustivi (37%) e poco aggiornati (43%). Inoltre, il 40% dei cittadini non ha trovato tutte le informazioni desiderate.

I risultati dell’indagine mostrano anche che oltre il 50% dei cittadini vorrebbe leggere maggiori informazioni sulle principali patologie e sulla prevenzione direttamente sui siti web delle strutture sanitarie. Per quanto riguarda i social media, si richiede una maggiore presenza delle aziende attraverso la pubblicazione di contenuti su Facebook (69%), YouTube (32%) e Instagram (29%).

Questa indagine fa parte di un progetto promosso dal Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Locale Roma 1, Giuseppe Quintavalle, in collaborazione con Rossana Berardi, Professore ordinario di Oncologia presso l’Università Politecnica delle Marche e Tesoriere Nazionale Aiom-Associazione Italiana di Oncologia Medica, e Mauro Boldrini, Direttore della Comunicazione di Aiom. L’obiettivo del progetto è potenziare la comunicazione delle strutture sanitarie.

I risultati dell’indagine sono stati presentati in una conferenza stampa insieme ai risultati di una seconda survey condotta su 35 rappresentanti di Policlinici, Aziende Ospedaliere o Universitarie, Irccs o Asl. Il 62% di questi rappresentanti giudica molto positiva la comunicazione esterna della propria struttura sanitaria, ma il 17% ammette di non avere un proprio ufficio stampa interno. Inoltre, il 48% non ha un piano editoriale preciso e il 51% non ha una procedura prestabilita per divulgare notizie all’esterno. Solo il 26% afferma di avere un vero social media manager per la gestione dei vari profili sui social media.

Il Commissario Quintavalle sottolinea l’importanza di una migliore gestione della comunicazione nel settore sanitario e annuncia che saranno pubblicate delle Raccomandazioni nazionali specifiche per le aziende sanitarie. Queste raccomandazioni forniranno indicazioni precise per aiutare le strutture sanitarie a elaborare strategie di comunicazione efficaci. Rossana Berardi evidenzia la necessità di una migliore collaborazione tra media e salute e sottolinea come una comunicazione poco chiara possa favorire la diffusione di fake news, soprattutto nel campo dell’oncologia.

La pandemia ha dimostrato l’importanza delle forme di comunicazione digitale, ma secondo la survey il 97% delle strutture sanitarie non ha una propria Web Tv e alcuni servizi risultano carenti. Ad esempio, nel 14% dei casi non è possibile scaricare o compilare moduli direttamente dal sito web dell’azienda e il 33% degli utenti non ha mai prenotato online una prestazione sanitaria. C’è ancora molto lavoro da fare per garantire una corretta comunicazione interna ed esterna nel settore sanitario.

Secondo Elio Rosati, Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Lazio, circa un terzo delle notizie sui tumori pubblicate sui social media sono false o imprecise, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Rosati sottolinea l’importanza di un’alleanza tra medici e professionisti dell’informazione per proteggere i cittadini. Antonio Magi, Presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, afferma che il personale sanitario deve imparare a comunicare correttamente con media e pazienti e le nuove tecnologie possono aiutare in questo processo.

In conclusione, l’indagine evidenzia la necessità di migliorare la comunicazione esterna delle aziende sanitarie e degli ospedali italiani. I cittadini cercano informazioni sulla salute e vogliono trovare contenuti chiari, esaustivi e aggiornati sui siti web delle strutture sanitarie. Inoltre, chiedono una maggiore presenza delle aziende sui social media, soprattutto su Facebook, YouTube e Instagram. È fondamentale promuovere una corretta comunicazione interna ed esterna nel settore sanitario per garantire informazioni accurate e affidabili ai cittadini.

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