La Regione Friuli Venezia Giulia si sta impegnando per il rilancio dell’area industriale ex Wartsila situata a Trieste. L’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, ha annunciato che è stata inviata al ministero delle Imprese e del Made in Italy una richiesta di riattivazione dell’accordo di programma tra governo e Regione per attuare il piano di riconversione e riqualificazione industriale dell’area.

L’obiettivo è quello di attivare risorse statali da gestire insieme alla Regione, mettendo in campo strumenti innovativi per garantire lo sviluppo dell’area industriale e la riconversione o il riposizionamento delle aziende già presenti. Si è svolto un incontro al Mimit per discutere della definizione dell’Accordo di programma per la dismissione e reindustrializzazione dello stabilimento Wartsila di San Dorligo della Valle.

L’area di crisi industriale complessa di Trieste è stata individuata con un decreto legge nel 2013 e successivamente è stato firmato un accordo di programma tra Governo e Regione nel 2014 per gli interventi di riqualificazione delle attività industriali e portuali e del recupero ambientale. Attualmente, i tecnici del Mimit stanno valutando se rinnovare l’accordo.

Il progetto prevede che, a regime, Msc produca mille carri ferroviari e tremila carrelli annui, impiegando i 300 lavoratori già presenti presso l’ex stabilimento Wartsila. Inoltre, saranno create nuove opportunità di lavoro grazie all’attività di manutenzione e servizi. La Regione è disponibile a cofinanziare l’intervento del Mimit e a coordinare il tavolo per l’infrastrutturazione ferroviaria per l’insediamento di Msc con un contributo.

L’obiettivo è quello di garantire che il sito sia servito da ferrovia, attraverso il tramite del Coselag. Saranno realizzati 5 fasci di binari e il raccordo con i binari già presenti a San Dorligo. Il prossimo incontro al Mimit è previsto per il 23 aprile.

La Regione Friuli Venezia Giulia sta dimostrando un forte impegno per il rilancio dell’area industriale ex Wartsila a Trieste. Grazie al coinvolgimento del ministero delle Imprese e del Made in Italy e alla disponibilità della Regione a cofinanziare l’intervento, si spera di poter dare una nuova vita a questa zona industriale, creando nuove opportunità di lavoro e contribuendo allo sviluppo economico della regione.

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