L’aumento dei casi di morbillo è un fenomeno preoccupante che sta colpendo l’Italia. Secondo il primario infettivologo Matteo Bassetti, è fondamentale che ogni individuo si sottoponga alla vaccinazione per evitare la diffusione della malattia.

Secondo l’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità, sono già stati segnalati 213 casi di morbillo nei primi tre mesi del 2024. Questo dato allarmante dimostra che la malattia sta ancora colpendo molte persone nonostante i progressi nella prevenzione e nel controllo del morbillo.

Uno dei principali modi per prevenire il morbillo è la vaccinazione. Secondo Bassetti, se una persona non è stata vaccinata o non ha mai contratto la malattia, può chiedere al proprio medico curante di prescrivere un esame sierologico per verificare se è immunita al morbillo. Nel caso in cui non lo sia, è consigliabile sottoporsi alla vaccinazione per proteggersi e contribuire a contenere la diffusione della malattia.

È importante ricordare che l’immunità contro il morbillo può essere ottenuta attraverso la somministrazione di due dosi di vaccino o attraverso la contrazione della malattia stessa. Una volta acquisita l’immunità, essa è perenne e protegge l’individuo da future infezioni.

Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità fornisce ulteriori informazioni sui casi di morbillo segnalati. L’85% dei casi è stato confermato in laboratorio e l’88% delle persone colpite non era stata vaccinata al momento del contagio. Inoltre, il 68% dei casi è stato segnalato in tre regioni: Lazio, Sicilia e Toscana.

I dati evidenziano anche che l’incidenza più elevata di morbillo si registra nella fascia di età 0-4 anni, anche se sono stati segnalati casi anche in altre fasce di età. È preoccupante che undici casi abbiano colpito bambini di meno di un anno di età, poiché questa fascia di età è particolarmente vulnerabile alle complicanze del morbillo.

È interessante notare che sono stati segnalati venti casi di trasmissione del morbillo in ambito nosocomiale, cioè tra pazienti e operatori sanitari all’interno degli ospedali. Questo sottolinea l’importanza delle misure di prevenzione e controllo delle infezioni negli ambienti sanitari.

Il bollettino non riporta casi di rosolia nello stesso periodo, il che potrebbe indicare un buon livello di copertura vaccinale per questa malattia.

In conclusione, l’aumento dei casi di morbillo in Italia è un problema che richiede l’attenzione di tutti. La vaccinazione è il modo più efficace per prevenire la diffusione della malattia e proteggere la propria salute e quella degli altri. È importante consultare il proprio medico curante per verificare se si è immuni al morbillo e, nel caso contrario, sottoporsi alla vaccinazione. Solo attraverso l’impegno individuale e collettivo sarà possibile contenere questa epidemia e proteggere la salute di tutti.

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