Le onde gravitazionali, uno dei misteri più affascinanti dell’universo, tornano ad essere al centro dell’attenzione. Dopo una pausa tecnica per l’aggiornamento e la manutenzione, i rivelatori Ligo negli Stati Uniti e il rivelatore Virgo in Italia sono tornati in azione. Il rivelatore giapponese Kagra si unirà alla raccolta dati entro la fine del 2024.

La nuova campagna di osservazione, che è la quarta in totale e durerà 18 mesi, è iniziata nel maggio 2023 ed è attualmente nella sua seconda fase. Secondo Gianluca Gemme, portavoce di Virgo e ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, “gli osservatori di onde gravitazionali sono progetti all’avanguardia che devono affrontare molte sfide”. Tuttavia, Gemme è fiducioso che il contributo di Virgo sarà fondamentale per migliorare la localizzazione degli eventi multi-messaggero che ci si aspetta di rilevare in questa fase.

Nel corso dei primi sette mesi e mezzo della campagna, sono stati identificati 81 candidati eventi gravitazionali altamente probabili, a conferma della frequenza di rilevamento di un evento ogni 2-3 giorni. Ci si aspetta che entro febbraio 2025 il numero totale di segnali gravitazionali osservati superi i 200.

Patrick Brady, portavoce della collaborazione Ligo, afferma che “l’astronomia delle onde gravitazionali è diventata un metodo fondamentale per osservare il nostro universo”. Brady è fiducioso che i dati raccolti in questa campagna di osservazione contribuiranno ad ampliare significativamente la nostra comprensione delle parti più oscure e violente dell’universo.

Le aspettative sono alte dopo l’aggiornamento di Virgo, che ora è in grado di rilevare la collisione di due stelle di neutroni fino a una distanza di circa 220 milioni di anni luce. Inoltre, c’è una maggiore possibilità di rilevare segnali che finora erano impossibili da osservare, come l’interferenza casuale delle onde gravitazionali prodotte nelle prime fasi della nascita dell’universo.

Le onde gravitazionali continuano a svelare i segreti dell’universo, aprendo nuove prospettive per l’astronomia e la fisica. Grazie alla tecnologia e all’impegno di team internazionali di ricerca, siamo sempre più vicini a svelare i misteri più profondi del cosmo.

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