Il mercato degli oggetti connessi in Italia continua a crescere, raggiungendo un valore di 140 milioni di euro, con un aumento del 9% rispetto all’anno precedente. Questi sono i risultati di una ricerca condotta dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, presentati oggi.

Secondo lo studio, in Italia ci sono attualmente 140 milioni di oggetti connessi, corrispondenti a 2,4 dispositivi per abitante. La fetta più grande di questo mercato è rappresentata dalle smart car, che generano un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro, pari all’18% del totale. Al secondo posto si trovano le applicazioni IoT nel settore delle utility, come la telelettura dei contatori di energia, che hanno generato un fatturato di 1,38 miliardi di euro, registrando un aumento del 1% rispetto all’anno precedente.

Altre aree in crescita nel mercato dell’IoT includono gli smart building, che hanno generato un fatturato di 1,3 miliardi di euro (-1%), le smart city con 950 milioni (+15%), le smart factory con 905 milioni (+16%) e le smart home con 810 milioni (+5%).

In Italia, sono attive 41 milioni di connessioni IoT cellulari (+5%) e altre 100 milioni abilitate da diverse tecnologie (+17%), tra cui 3 milioni tramite reti Lpwa (+25%). Queste connessioni wireless sono molto promettenti e c’è un grande interesse verso le potenzialità del 5G per supportare le applicazioni dell’Internet delle cose. Inoltre, il 18% delle grandi aziende ha avviato progetti di Industrial IoT nell’ultimo anno e il 60% dei produttori di macchinari ha familiarità con impianti connessi.

Tuttavia, il mercato dell’IoT dovrà affrontare alcune sfide importanti. Una di queste è l’integrazione tra IoT e Intelligenza Artificiale, che rappresenta un’enorme opportunità per lo sviluppo del mercato futuro con nuovi scenari di utilizzo e benefici derivanti dall’impiego di dispositivi sempre più intelligenti. Inoltre, c’è anche un crescente interesse per la sostenibilità da parte di imprese e cittadini, e l’IoT può giocare un ruolo importante in questo ambito. Tuttavia, è necessario sbloccare questo potenziale con il contributo di imprese, enti regolatori e pubbliche amministrazioni.

In conclusione, il mercato degli oggetti connessi in Italia continua a crescere, raggiungendo un valore di 140 milioni di euro. Le smart car rappresentano la fetta più grande del mercato, seguite dalle applicazioni IoT nel settore delle utility. L’interesse verso le connessioni wireless e il potenziale del 5G sono molto alti, mentre l’integrazione tra IoT e Intelligenza Artificiale e la sostenibilità rappresentano le sfide future per il settore.

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