L’andamento dei tassi di interesse nel settore dei mutui è una tematica che interessa molti italiani, soprattutto coloro che stanno valutando l’opportunità di acquistare una casa o rinegoziare il proprio mutuo. Secondo le dichiarazioni di Nicoletta Papucci, portavoce di MutuiOnline.it, la convenienza del tasso fisso sembra aumentare grazie all’intervento della Banca Centrale Europea (BCE).

Secondo Papucci, se i dati sull’inflazione continueranno ad essere positivi anche ad aprile e maggio, ci si potrebbe aspettare un taglio dei tassi da parte della BCE nella prossima riunione di politica monetaria di giugno. Questo rappresenterebbe un’ottima notizia per chi è alla ricerca di un mutuo conveniente. Nel frattempo, sul mercato dei mutui, sembra che la soluzione più logica sia quella di optare per il tasso fisso.

Il motivo di questa scelta è legato al fatto che l’Eurirs, ovvero l’indice di riferimento per i tassi fissi, continua a scendere e si attesta su livelli interessanti. Attualmente, il miglior tasso fisso si situa al di sotto del 3%, un costo molto conveniente per i mutuatari. Secondo Papucci, il mercato dei mutui sembra essere in ripresa rispetto all’anno scorso grazie a questi tassi interessanti. Come testimonianza di questa ripresa, si registra un aumento del 50% delle richieste di surroga rispetto all’ultimo trimestre del 2023.

Un’altra tendenza interessante nel settore dei mutui è il risveglio del mercato dei mutui green. Questi mutui, che permettono ai mutuatari di risparmiare fino a 60 punti base sul tasso del mutuo, stanno diventando sempre più popolari. Secondo Papucci, il mercato offre delle possibilità interessanti e sembra esserci un orizzonte più sereno per i mutuatari.

Per comprendere meglio l’effetto della scelta del tasso fisso o variabile, MutuiOnline.it ha elaborato alcuni dati su un mutuo da 140.000 euro con una durata trentennale. Secondo i loro calcoli, il miglior tasso fisso offre un Tan (Tasso Annuo Nominale) del 2,59% e una rata mensile di 560 euro. Dall’altro lato, il miglior tasso variabile è del 4,65% con una rata di 715 euro. In termini pratici, ciò significa che per un mutuo variabile si pagherebbero circa 115.000 euro di interessi, mentre per un mutuo fisso la cifra si ridurrebbe quasi a metà, ossia a 61.500 euro.

La differenza si amplia ulteriormente se si considera un mutuo green, che è particolarmente vantaggioso. In questo caso, il Tan sarebbe del 1,99%, la rata mensile ammonta a 517 euro e gli interessi totali si ridurrebbero a soli 46.000 euro.

Questi dati dimostrano l’importanza di valutare attentamente la scelta tra tasso fisso e tasso variabile quando si stipula un mutuo. Attualmente, sembra che il tasso fisso offra condizioni più convenienti, ma è sempre consigliabile consultare un esperto del settore per valutare al meglio le proprie esigenze e possibilità finanziarie.

In conclusione, la convenienza del tasso fisso sembra aumentare grazie all’intervento della BCE e all’andamento dell’Eurirs. Questa tendenza rappresenta un’ottima opportunità per chi sta cercando un mutuo conveniente. Inoltre, il risveglio del mercato dei mutui green offre ulteriori possibilità di risparmio. Tuttavia, è sempre importante valutare attentamente le proprie esigenze e possibilità finanziarie prima di prendere una decisione definitiva.

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