Una nuova strategia innovativa per affrontare i tumori pediatrici complessi è stata testata negli Stati Uniti e potrebbe rappresentare una svolta nella cura di queste malattie. La sperimentazione è stata condotta presso il Nicklaus Children’s Hospital di Miami e i primi risultati, pubblicati su Nature Medicine, sembrano promettenti.

L’approccio utilizzato prevede di prelevare un campione di tessuto tumorale da un paziente e sottoporlo ad analisi molecolari per comprendere le caratteristiche specifiche del tumore. Contestualmente, vengono testati su questo campione decine di farmaci diversi al fine di identificare la combinazione più efficace per il trattamento. L’obiettivo è quello di individuare il protocollo terapeutico più adatto al paziente nel minor tempo possibile, in modo da iniziare il trattamento immediatamente.

Questo metodo si basa sulle recenti scoperte riguardanti l’analisi molecolare dei tumori e l’uso dei farmaci mirati. Negli ultimi anni, infatti, grazie alla possibilità di analizzare il tumore a livello molecolare e alla disponibilità di farmaci diretti contro bersagli molecolari specifici, è stato possibile sviluppare trattamenti sempre più personalizzati. Tuttavia, questa strategia ha mostrato dei limiti, soprattutto per i tumori pediatrici che spesso non presentano mutazioni utilizzabili o trattamenti abbinati.

Nella sperimentazione condotta a Miami, quindi, è stato integrato l’approccio molecolare con il test in tempo reale dell’efficacia di oltre 120 sostanze su campioni di tumore. Questo permette di eliminare le congetture e di fornire agli oncologi una lista dei farmaci più efficaci con cui lavorare. Dei 25 bambini coinvolti nello studio, 6 hanno effettivamente ricevuto il trattamento indicato dal protocollo e 5 di loro hanno ottenuto benefici significativi. In particolare, uno dei pazienti non ha avuto una recidiva del tumore per oltre due anni, il doppio rispetto a quanto era stato raggiunto dopo un precedente trapianto di midollo osseo.

Nonostante i risultati promettenti, è importante sottolineare che lo studio è ancora preliminare e sono necessari ulteriori studi per confermare questi risultati. Inoltre, non è ancora chiaro per quanto tempo i farmaci riusciranno a controllare la malattia. Tuttavia, la coordinatrice della ricerca, Diana Azzam, suggerisce che questa strategia potrebbe rappresentare una svolta nella gestione del cancro, trasformandolo in una malattia gestibile.

In conclusione, la nuova strategia testata negli Stati Uniti per affrontare i tumori pediatrici complessi sembra promettente e potrebbe aprire nuove possibilità nella cura di queste malattie. L’analisi molecolare dei tumori e il test in tempo reale dell’efficacia dei farmaci potrebbero consentire di individuare il trattamento più adatto al paziente nel minor tempo possibile. Nonostante sia ancora necessario approfondire ulteriormente questi risultati, è evidente l’importanza di continuare a investire nella ricerca per migliorare le terapie oncologiche e offrire ai bambini affetti da tumori una speranza in più.

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