Il costumista italiano Massimo Cantini Parrini ha inaugurato a Londra una rassegna di moda che promette di essere imperdibile per gli appassionati del settore. L’evento si è svolto presso l’Istituto italiano di Cultura di Londra e ha visto la partecipazione di numerosi amanti della moda.

Cantini Parrini è considerato un vero e proprio mostro sacro nell’arte dei costumi di scena. Ha vinto ben cinque volte il premio David di Donatello per i suoi meravigliosi costumi, e è stato candidato due volte al Premio Oscar, nel 2021 per il film “Pinocchio” di Garrone e nel 2022 per “Cyrano” di Joe Wright.

Durante l’incontro, curato dallo storico della moda Matteo Augello, il costumista ha raccontato la sua passione per i costumi sin da quando era bambino. Cantini Parrini ha confessato di essersi appassionato a questo mondo nella stanza di sua nonna, che era una sarta. Passava ore ed ore ad ammirare le stoffe e i colori sui manichini, provando sensazioni e pulsioni bellissime.

La sua passione per i costumi è cresciuta nel tempo, tanto da portarlo a iniziare una collezione di abiti e costumi fin da quando era ragazzo. Il suo primo acquisto è stato un abito Chanel trovato in un mercatino, quando il concetto di “vintage” non era ancora così popolare. Oggi, Cantini Parrini vanta una collezione di oltre 5000 abiti e costumi, e la sua passione si è trasformata nel suo mestiere.

Durante l’incontro, il costumista ha voluto rendere omaggio a Piero Tosi, un premiato costumista che lo ha scoperto quando era ancora giovane, al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. È grazie a lui che Cantini Parrini ha iniziato la sua carriera presso la sartoria Tirelli di Roma. Cantini Parrini si è dichiarato orgoglioso di essersi formato in una sartoria teatrale e ha sottolineato che, nonostante ora lavori per il cinema, è lui a servirsi del cinema e non il contrario.

L’incontro con Massimo Cantini Parrini ha lasciato il pubblico affascinato e ispirato. La sua storia e le sue visioni nel mondo dei costumi hanno saputo coinvolgere e appassionare i presenti. Non resta che attendere gli altri appuntamenti della rassegna Fashion Dialogues per scoprire altre storie interessanti e affascinanti nel mondo della moda.

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