Jean Cocteau, una personalità complessa e poliedrica, è il protagonista di una mostra intitolata “Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere”, curata da Kenneth E. Silver, alla Collezione Peggy Guggenheim a Venezia. Questa esposizione, la prima retrospettiva in Italia dedicata all’artista, offre un’ampia panoramica della sua ricerca artistica attraverso 150 opere tra disegni, foto, libri, gioielli, arazzi, film, documentari e riviste.
Cocteau, autore del celebre romanzo “les enfants terribles”, era considerato il “ragazzo terribile” della scena culturale e artistica francese del Novecento. La mostra mette in luce la molteplicità delle sue forme espressive e la sua vita tumultuosa, caratterizzata da sofferenza per l’arte, tossicodipendenza, oscenità e scandali.
L’artista era un vero e proprio giocoliere che si destreggiava tra varie discipline artistiche come la scrittura, la pittura, il cinema, il teatro e la poesia. Era un uomo polivalente che faceva un po’ di tutto ma tutto molto bene, come afferma Karole P.B. Vail, direttrice della Peggy Guggenheim.
La mostra evidenzia anche l’importanza delle esperienze teatrali e cinematografiche di Cocteau, con particolare attenzione al tema di Orfeo presente nelle sue opere. Inoltre, vengono esposti i suoi disegni che ritraggono amici e amanti, con un mix di sensualità e ironia, e il suo lavoro nel campo dell’oreficeria.
Un aspetto interessante della mostra è il dialogo tra un frammento del film “Orfeo” del 1950, interpretato da Jean Marais, compagno di Cocteau per molti anni, e un’opera di Felix Gonzalez-Torres intitolata “Senza titolo (Orfeo, due volte)” del 1991. Entrambe le opere condividono simbologie legate allo specchio e al rapporto tra la vita e l’aldilà.
Secondo Karole P.B. Vail, Cocteau è un esempio per i giovani artisti di oggi, dimostrando che è possibile lavorare in modi diversi e non esiste un unico modo per essere un artista.
La mostra “Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere” rappresenta un’opportunità unica per immergersi nell’universo creativo di questo artista eccezionale ed eccessivo, che ha sconvolto le convenzioni del suo tempo con la sua arte multiforme e la sua vita fuori dagli schemi.