Il settore dell’arredo e dell’illuminazione si prepara a un anno difficile, con previsioni di un calo del 2,8% del fatturato nel 2023. Questo è quanto emerge dall’Osservatorio sul settore realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, che ha intervistato circa 330 imprese con un fatturato superiore ai 10 milioni di euro nel 2022 e che rappresentano il 60% dell’intero sistema.

Le tensioni geopolitiche sono il principale fattore che ha contribuito a questo calo del fatturato complessivo. Le esportazioni sono diminuite del 3,5%, mentre le vendite nazionali hanno subito una contrazione dell’1,7%. Questo ha avuto un impatto significativo sulle aziende, con il 57,8% che ha riportato una riduzione dei margini industriali.

Un altro problema evidenziato nel rapporto riguarda la difficoltà delle imprese nel reperire profili professionali adeguati. Il 46,7% delle aziende intervistate ha trovato questa situazione “problematica”. Questo indica la necessità di investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale per far fronte alle sfide del settore.

Inoltre, il 44,4% delle imprese ha riscontrato difficoltà nell’utilizzare appieno la propria capacità produttiva a causa del ridotto potere d’acquisto della clientela e di una domanda debole. L’inasprimento della concorrenza sui prezzi è stato un altro fattore che ha pesato sulle imprese. Tuttavia, la competizione sulla qualità non sembra preoccupare le aziende italiane, con solo il 4,4% che ha segnalato questo come un problema.

In conclusione, il settore dell’arredo e dell’illuminazione si trova di fronte a sfide significative nel 2023, con previsioni di un calo del 2,8% del fatturato. Le tensioni geopolitiche, la difficoltà nel reperire profili professionali adeguati e la debolezza della domanda sono solo alcune delle sfide che le aziende dovranno affrontare. Tuttavia, investire nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale potrebbe essere una soluzione per far fronte a queste difficoltà e garantire la crescita futura del settore.

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