Saba Anglana, artista poliedrica nata a Mogadiscio nel 1970, ci regala un libro intenso e coinvolgente, intitolato “La signora Meraviglia”. Questa straordinaria storia è una vera avventura che ci porta in un viaggio tra Italia e Africa, attraverso le radici profonde dell’autrice.

Il libro, che si presenta come un memoir e una saga familiare al femminile, ci trasporta tra passato e presente, tra gli anni Trenta del Novecento e i giorni nostri. Saba Anglana fonde abilmente il realismo con scene che richiamano il mondo magico ed esoterico. Immagini ricorrenti, come quella di una “specie di Gorgone” dipinta con dita e sangue o di una faccia mostruosa che guarda dal fondo della camera con un ghigno sulla bocca, rendono il racconto ancora più avvincente.

La storia ha inizio con un flashback che ci introduce ad Abebech, una donna etiope abbandonata in Somalia insieme a una figlia e un vuoto incolmabile nel suo cuore. È da questa donna che origina la famiglia di Saba, la narratrice del libro.

Ma la vera protagonista di questa storia è “La signora Meraviglia”, ovvero la cittadinanza italiana che diventa il grande sogno di Dighei, uno dei personaggi principali del libro. Dighei vive in Italia da quarant’anni e, nel suo cuore, si è sempre sentita italiana. Nel 1982, addirittura si traveste dipingendosi le guance con i colori della bandiera tricolore per festeggiare la vittoria della Nazionale ai Mondiali.

Ma ottenere la cittadinanza italiana non è così semplice come sembra e Dighei ha bisogno dell’aiuto di Saba. La giovane donna giura di fare di tutto per far ottenere a sua zia il tanto desiderato passaporto italiano. Così, insieme a un avvocato, si imbarca in un percorso burocratico lungo e complesso che si trasforma in un vero e proprio viaggio interiore.

Attraverso le pagine del libro, Saba Anglana ci fa riflettere su temi universali come l’identità, le radici, la famiglia e l’appartenenza. Ci fa capire che il mito è qualcosa di fondamentale per ogni essere umano, perché rappresenta le nostre radici e ci dà un senso di appartenenza. Senza un mito, siamo come uomini senza radici, privi di una parte essenziale della nostra identità.

“La signora Meraviglia” è un libro che ci emoziona, ci fa riflettere e ci avvicina a una realtà che spesso ci sfugge. È una storia di coraggio, di sacrifici e di speranza. È un invito a non dimenticare le nostre radici e a valorizzare la diversità che arricchisce le nostre vite. Saba Anglana ci regala un vero capolavoro letterario che merita di essere letto e apprezzato da tutti.

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