Il traffico Internet è un aspetto fondamentale della nostra vita quotidiana, ma quanto di questo traffico è generato da bot? Secondo un nuovo rapporto di Thales, oltre la metà del traffico Internet è generato da bot, e il 32% di questi è dannoso.
I bot sono sistemi automatizzati in grado di produrre contenuti o interagire come un umano. La maggior parte di questi bot dannosi è programmata per creare danni a siti web, generare disinformazione o invadere le mail di spam. Questi numeri allarmanti sono stati rivelati nel rapporto Imperva Bad Bot di Thales.
Secondo il rapporto, solo il 50,4% del traffico Internet è dovuto a utenti umani. Grazie anche all’Intelligenza Artificiale, la presenza generale di bot, compresi quelli non malevoli, ha raggiunto livelli record nel 2023, con il 49,6% del traffico globale. Questo significa che i bot sono diventati una delle minacce più pervasive e in crescita che ogni settore deve affrontare.
Nanhi Singh, General Manager di Imperva, ha sottolineato che i bot hanno un impatto negativo sulle organizzazioni, colpiscono i servizi online e richiedono grandi investimenti per supporto ai clienti e infrastrutture. I bot sono diventati sistemi sempre più avanzati ed economici, tanto che è possibile acquistare un ‘newsbot’, un bot specializzato nella generazione di false notizie, per appena 100 dollari.
Questo è particolarmente preoccupante in vista delle prossime elezioni negli Stati Uniti, poiché i bot potrebbero avere un ruolo non trascurabile nell’orientare le scelte popolari diffondendo disinformazione.
Il rapporto di Thales conferma che il traffico generato dai bot è in costante crescita grazie ai continui miglioramenti dei modelli di Intelligenza Artificiale generativa. Nel 2023, il traffico generato dai bot è aumentato di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Sono stati registrati picchi di bot dannosi concentrati in alcuni paesi come l’Irlanda (71%) e la Germania (67,5%).
Tuttavia, non tutti i bot sono malevoli. Circa il 35% dei bot sono sistemi automatici creati per diverse funzioni utili, come le chat in grado di interagire con i clienti di un’azienda o sistemi per analizzare i contenuti del web. Tuttavia, il 65% dei bot in azione sono malevoli e occupano il 32% dell’intero traffico Internet. Questi bot dannosi sono in grado di simulare il comportamento umano, eludere le difese informatiche e causare danni gravi.
Il settore del gaming è particolarmente colpito da bot malevoli, con il 57,2% del traffico generato da bot dannosi. Seguono le vendite al dettaglio (24%), i viaggi (21%) e i servizi finanziari (16%).
Nanhi Singh ha affermato che i bot automatizzati presto supereranno la percentuale di traffico Internet proveniente dagli esseri umani, e ciò cambierà il modo in cui le organizzazioni produrranno e proteggeranno i siti web e le applicazioni. Pertanto, il rapporto Thales sottolinea l’importanza di investire in strumenti più avanzati per la sicurezza in grado di gestire le minacce dovute al traffico automatizzato.
In conclusione, i bot stanno diventando sempre più presenti nel nostro mondo digitale. Sebbene alcuni di essi siano utili, la maggior parte dei bot sono dannosi e generano un traffico significativo su Internet. Questa minaccia pervasiva richiede un’azione immediata per proteggere le organizzazioni e gli utenti da potenziali danni.