L’Europa continua a mantenere un trend positivo sul fronte delle borse, con Milano e Parigi in testa. Questo rialzo è stato favorito dalle aspettative di un taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, dopo che la Federal Reserve ha deciso di prendere tempo prima di agire sul costo del denaro. Inoltre, gli investitori continuano a tenere d’occhio le tensioni nel Medio Oriente tra Iran e Israele.
L’indice Stoxx 600, che rappresenta l’area del Vecchio Continente, si mantiene piatto, con il settore tecnologico in calo ma i settori finanziario e industriale in crescita. La Borsa di Milano registra un guadagno dello 0,6% a 33.537 punti, trainata dalla Popolare di Sondrio (+2,6%) e da Diasorin. Al contrario, le azioni di Leonardo perdono l’1,28%. Inoltre, l’azienda Saes Getters registra un aumento del 4,36%, grazie all’offerta pubblica di acquisto dell’azionista di riferimento che potrebbe portare al delisting.
Anche Parigi registra un aumento del 0,68% con Lvmh che guadagna il 2,5% dopo i dati del trimestre. Francoforte e Londra segnano un aumento più contenuto, rispettivamente dello 0,19% e dello 0,14%. Inoltre, l’inflazione a marzo è scesa al 3,2% nel Regno Unito.
Lo spread tra i titoli di stato italiani e tedeschi si mantiene stabile a 145 punti, mentre il rendimento del decennale italiano scende al 3,93%.
Nel settore delle materie prime, il prezzo del petrolio continua a diminuire in attesa dei dati sulle scorte degli Stati Uniti. Il WTI cede lo 0,5% a circa 85 dollari al barile, mentre il Brent si avvicina ai 90 dollari con una diminuzione dello 0,4%. Il prezzo del gas, invece, registra un calo dello 0,4% e scende sotto i 33 euro al megawattora.
Per quanto riguarda i cambi, l’euro si apprezza nei confronti del dollaro, con un tasso di cambio di circa 1,0625.
In conclusione, le borse europee continuano a mostrare segni positivi grazie alle aspettative di un taglio dei tassi da parte della BCE. Milano e Parigi sono tra le piazze più performanti, trainate rispettivamente dalla Popolare di Sondrio e da Lvmh. Tuttavia, gli investitori rimangono cauti a causa delle tensioni geopolitiche nel Medio Oriente e del calo dei prezzi del petrolio. Resta da vedere come evolveranno questi fattori nei prossimi giorni e come influenzeranno i mercati finanziari.