Un’ombra si abbatte sul passato dell’ex compagno della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. La procura di Milano ha infatti richiesto una condanna a 3 anni di reclusione e la confisca di 393 mila euro per Giovanni Canio Mazzaro, accusato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte riguardante la vendita dello yacht Unica nel 2019.

Secondo il pm Paolo Filippini, Mazzaro avrebbe venduto l’imbarcazione dopo aver ricevuto delle notifiche di cartelle esattoriali, con l’intento di far sparire il suo unico bene aggredibile e i relativi proventi. L’operazione si sarebbe svolta attraverso una fittizia cessione alla società Biofood, all’epoca rappresentata da Santanchè, per un valore di 393 mila euro. Tuttavia, Mazzaro non avrebbe mai ricevuto tale somma.

Poco più di venti giorni dopo, la stessa barca sarebbe stata ceduta dalla Biofood a una società di diritto maltese, la Flying Fish Yachting ltd, per lo stesso importo. Secondo l’accusa, Mazzaro avrebbe utilizzato la società per sostenere spese di natura personale.

L’avvocato difensore Matteo Mangia, invece, sostiene che la vendita dello yacht non sia stata simulata, in quanto le trattative sarebbero iniziate ben tre anni prima dell’arrivo delle cartelle esattoriali.

La sentenza del tribunale è prevista per il prossimo mese di giugno. Sarà interessante vedere come si concluderà questa vicenda che coinvolge personaggi noti ed è legata al mondo dei beni di lusso.

La storia di Mazzaro e Santanchè, che hanno avuto una relazione sentimentale in passato, è stata seguita con attenzione dai media. Entrambi hanno avuto ruoli rilevanti nella politica italiana, con Santanchè che è stata ministra del Turismo durante il governo di Silvio Berlusconi.

L’accusa di evasione fiscale legata a uno yacht di lusso fa emergere ancora una volta il tema della corruzione e dell’elusione fiscale nel nostro paese. Nonostante gli sforzi delle autorità, sembra che queste pratiche siano ancora molto diffuse, soprattutto nel settore dei beni di lusso.

La richiesta di condanna per Mazzaro e l’archiviazione della posizione di Santanchè mettono in luce anche il dibattito sulla responsabilità penale delle persone coinvolte in queste operazioni. Mentre Santanchè è stata scagionata, Mazzaro potrebbe dover affrontare una condanna a 3 anni di reclusione.

La sentenza del tribunale sarà fondamentale per stabilire se Mazzaro sia colpevole o meno di evasione fiscale. Nel frattempo, questo caso rappresenta un ennesimo esempio delle complesse dinamiche che coinvolgono il mondo dell’elusione fiscale e della corruzione.

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