Il Superbonus, misura introdotta per favorire la tutela della finanza pubblica, ha avuto un significativo impatto sull’economia italiana. Secondo una memoria depositata dalla Svimez alla Commissione Finanze del Senato sul decreto Superbonus, si è rilevato un aumento del 3,6% del PIL grazie a questa politica.

La Svimez, Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, ha evidenziato che il Superbonus ha contribuito all’espansione degli investimenti privati nel settore delle costruzioni, con una percentuale del 40,2% nel Centro-Nord e del 37,1% nel Mezzogiorno. Inoltre, secondo le stime dell’associazione, questa misura ha generato un aumento del PIL del 3,8% nel Centro-Nord e del 2,9% nel Mezzogiorno.

L’impatto positivo sul PIL è stato significativo in entrambe le macro-aree. Nel Mezzogiorno, il Superbonus ha contribuito per circa un quarto alla crescita dell’economia nel periodo 2021-2024, con un aumento del 11,7%. Nel Centro-Nord, invece, il contributo è stato ancora maggiore, raggiungendo il 28% e influenzando una crescita del 13,4% nello stesso periodo.

Non solo il PIL ha beneficiato di questa misura, ma anche l’occupazione. Secondo la Svimez, il Superbonus ha determinato un incremento occupazionale di 429mila persone in tutto il Paese: 322mila nel Centro-Nord e 107mila nel Mezzogiorno. Inoltre, si stima che la misura abbia portato a una crescita dell’occupazione del 1,5% nel Mezzogiorno e del 1,7% nel Centro-Nord.

Questi dati evidenziano l’importanza del Superbonus per l’economia italiana, sia in termini di PIL che di occupazione. La misura ha incentivato gli investimenti nel settore delle costruzioni e ha contribuito al benessere economico delle diverse regioni del Paese. Si tratta di un esempio concreto di come politiche mirate possano avere un impatto positivo sull’economia nazionale.

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