La Borsa italiana ha registrato una crescita grazie alle performance positive di Terna e Tim. Il Ftse Mib ha registrato un aumento dello 0,12% raggiungendo i 33.922 punti, nonostante le preoccupazioni riguardo a un’escalation nel Medio Oriente e l’attesa del rating di S&P sull’Italia.

Le paure di un’escalation in Medio Oriente sono state in parte sopite con la minimizzazione da parte dell’Iran della reazione israeliana al recente lancio di missili e droni da parte di Teheran.

Le utility hanno registrato una crescita significativa, con Terna in testa (+2,2%) dopo la chiusura del roadshow negli Stati Uniti. Anche Enel (+1,41%) e A2a (+1,38%) hanno registrato un aumento significativo.

Tra i titoli sotto la lente degli investitori, Tim ha registrato un aumento dell’1,28% in attesa dell’assemblea della prossima settimana. Inoltre, Kkr ha notificato l’operazione Netco all’Antitrust europeo. Altri titoli che hanno mostrato buone performance sono Diasorin (+1,79%), Fineco (+1,4%) e Unipol (+1,35%), che chiuderà l’opa su Unipolsai la prossima settimana.

Invece, alcuni titoli hanno registrato vendite, come StM (-2,29%), Saipem (-2,1%), e Iveco (-1,51%).

La Borsa italiana rimane quindi in fermento con una serie di eventi che influenzeranno l’andamento dei titoli nelle prossime settimane. Gli investitori osservano con attenzione le performance delle utility, in particolare Terna e Tim, che hanno registrato incrementi significativi. Tuttavia, la situazione geopolitica nel Medio Oriente continua a destare preoccupazione e potrebbe influenzare l’andamento del mercato. Sarà interessante seguire l’assemblea di Tim nella prossima settimana e vedere come si evolveranno le operazioni di Unipol.

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