Le cure oculari in Italia stanno affrontando diverse sfide che ostacolano la loro efficacia. Da un lato, ci sono le regole superate e i tagli alla spesa pubblica che limitano l’utilizzo delle soluzioni sempre più avanzate offerte dalla medicina oculistica. Dall’altro lato, ci sono anche lunghe attese e disparità tra i pazienti nelle diverse regioni del paese.

Durante il terzo congresso nazionale della Società Italiana di Scienze Oftalmologiche (SISO), tenutosi a Roma, sono state evidenziate queste problematiche. Il professor Teresio Avitabile, Presidente SISO e Ordinario di Oculistica all’Università di Catania, ha affermato che mentre ci sono progressi scientifici e clinici significativi nel campo della medicina oculistica, ci sono anche problemi normativi che ne limitano l’efficacia. Ad esempio, l’intervento di cataratta può essere eseguito in soli 20 minuti con protesi di cristallino avanzate, ma le normative obsolete impongono regole ridondanti che aumentano i costi e allungano le liste di attesa.

L’Italia è leader in Europa per la somministrazione di iniezioni intravitreali, un trattamento che rallenta la degenerazione della macula, ma la loro erogazione è compromessa dalla diminuzione dei rimborsi per questo tipo di malattie. Secondo il dottor Scipione Rossi, Segretario SISO e Direttore dell’UOC di Oculistica Ospedale S.Carlo di Nancy di Roma, vengono praticate circa 400.000 iniezioni intravitreali all’anno, ma i rimborsi sono in diminuzione.

Un altro problema riguarda la remunerazione per l’intervento di cataratta. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha dichiarato che è necessario trovare un prezzo adeguato in collaborazione con le società scientifiche. Attualmente, la tariffa prevista per l’intervento è di circa 800 euro, ma gli specialisti ritengono che sia insufficiente. Il ministro ha assicurato che ci sono fondi stanziati per la revisione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel 2024, ma è necessario trovare una soluzione ottimale per garantire la migliore cura possibile ai pazienti.

Inoltre, il ministro Schillaci ha annunciato che nel 2023 sono state presentate 46.000 richieste di rimborso per il bonus vista, che consente l’acquisto di occhiali da vista e lenti a contatto correttive. Sono stati spesi oltre 14,5 milioni di euro per 245.000 buoni.

In conclusione, le cure oculari più efficaci in Italia sono ostacolate da lunghe attese, budget ridotti e regole superate. È necessario un impegno da parte delle istituzioni e delle società scientifiche per garantire un accesso equo e tempestivo a trattamenti oftalmologici avanzati. Solo così si potrà migliorare la salute visiva dei cittadini italiani.

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