Pasti pronti salutari potrebbero offrire grandi vantaggi alla popolazione europea, secondo un recente rapporto commissionato dalle organizzazioni ambientaliste no-profit Fern e Madre Brava. L’analisi condotta dalla società di consulenza Systemiq ha rivelato che i pasti pronti e i fast food rappresentano più di un sesto delle calorie consumate nell’Unione Europea, ma contengono quantità eccessive di sale e carne rispetto alle raccomandazioni dei medici.
Secondo gli scienziati, l’imposizione di standard minimi di salute e sostenibilità alle aziende che producono questi cibi potrebbe portare enormi benefici alla società. Si stima che l’applicazione di tali standard ridurrebbe le emissioni dell’UE di 48 milioni di tonnellate all’anno, risparmiando ai consumatori europei ben 2,8 miliardi di euro ogni anno. Inoltre, questa misura contribuirebbe a migliorare la salute delle persone e del pianeta.
Il rapporto ha esaminato gli effetti dell’adeguamento delle diete consigliate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Commissione EAT-Lancet, entrambe finalizzate a prevenire malnutrizione e malattie non trasmissibili. Secondo le linee guida di queste organizzazioni, i pasti pronti dovrebbero contenere meno cereali raffinati e carne, e includere una maggiore quantità di legumi.
L’imposizione di tali standard non solo porterebbe benefici per l’ambiente e la salute, ma anche per l’economia. Infatti, il rapporto stima che i consumatori risparmierebbero 2,8 miliardi di euro in cibo ogni anno. Inoltre, si ridurrebbero i costi sanitari, poiché gli ospedali avrebbero meno pazienti da curare a causa di malattie correlate all’alimentazione poco salutare. I datori di lavoro, inoltre, vedrebbero una diminuzione dei giorni di malattia dei lavoratori, con conseguenti risparmi economici.
Secondo Alba Gil, della European Public Health Alliance, coautrice del rapporto, l’Europa sta affrontando una crisi sanitaria legata all’alimentazione. Questo rapporto rappresenta un importante passo verso la soluzione di tale problema, dimostrando che è possibile migliorare la salute delle persone e del pianeta a prezzi accessibili.
La Federazione spagnola dei consumatori e degli utenti ha sottolineato l’importanza di rendere i pasti pronti più sani e sostenibili, definendo questa politica come “senza rimpianti”. I consumatori europei hanno il diritto di avere accesso a cibi salutari e sostenibili, che non solo rispettino le loro esigenze nutrizionali, ma anche l’ambiente.
In conclusione, l’analisi condotta da Fern e Madre Brava ha evidenziato l’importanza di adottare standard minimi di salute e sostenibilità per i pasti pronti venduti in Europa. Questa misura porterebbe enormi benefici in termini di riduzione delle emissioni, risparmio economico per i consumatori e miglioramento della salute delle persone e del pianeta. È ora necessario che le istituzioni europee e le aziende alimentari si impegnino a promuovere una dieta più sana e sostenibile per tutti i cittadini europei.