Il Lovers Film Festival di Torino ha celebrato la sua 39ª edizione con uno straordinario trionfo cinematografico. Il lungometraggio vincitore, intitolato “Les tortues/Turtles” e diretto da David Lambert, è stato acclamato per la sua affascinante esplorazione dell’invecchiamento.

Il festival, considerato il più antico in Europa e il terzo nel mondo a trattare temi LGBTQI+, è stato organizzato dal Museo nazionale del cinema di Torino con il contributo del Mic, della Regione Piemonte e del Comune di Torino. La direttrice del festival, Vladimir Luxuria, ha fatto un ottimo lavoro nella selezione dei film che hanno affrontato tematiche importanti e innovative.

La giuria presieduta da Roberta Torre ha elogiato “Les tortues/Turtles” per la sua scrittura serrata e il ritmo incalzante che porta gli spettatori all’interno di una relazione e dei suoi struggenti addii. Il film dà voce a una generazione poco rappresentata nell’immaginario cinematografico e conserva la preziosa memoria della storia LGBTQI+, ma allo stesso tempo allarga la visuale a un sentimento d’amore universale. Esplora temi come il matrimonio e il divorzio come diritti che appartengono a tutti. Il racconto della sessualità e i mutamenti del corpo con l’avanzare degli anni ci conducono alla scoperta di nuove dimensioni della vita.

Il festival ha anche assegnato una menzione speciale al film “Úsvit/We have never been modern” di Matej Chlupacek per la sua rappresentazione dell’intersessualità. Il film è stato elogiato per la sua cinematografia formalmente impressionante che riesce a portare avanti una tematica particolarmente attuale, nonostante sia ambientato nel lontano 1937. “Úsvit/We have never been modern” ha anche vinto il premio Giò Stajano.

Tra i documentari, il film “M is for mothers” di Lívia Perez ha ricevuto il riconoscimento per la sua capacità di partire dal contesto quotidiano di un percorso verso la genitorialità per esplorare tematiche più profonde e sfaccettate. Tra i cortometraggi, “Tu tijera en mi oreja” di Carlos Ruano è stato premiato per la sua capacità di giocare con gli stereotipi e ribaltarli. Una menzione speciale è stata assegnata anche al cortometraggio “Una notte” di Alessio Vasarin.

La giuria Young Lovers – premio Matthew Shepard ha scelto il film “Duino” di Juan Pablo Di Pace e Andrés Pepe Estrada come vincitore, mentre il premio Torino Pride è andato a “The Judgment” di Marwan Mokbel.

Infine, il pubblico ha espresso i suoi preferiti: tra i lungometraggi, “Duino”; tra i documentari, “Ce qui nous lie/The bond between us” di Sonam Larcin; e tra i cortometraggi, “It Bruns” di Kate Maveau.

Il Lovers Film Festival di Torino ha dimostrato ancora una volta il suo impegno nell’esplorare tematiche LGBTQI+ attraverso opere cinematografiche accattivanti e innovative. Quest’anno, “Les tortues/Turtles” ha trionfato come film vincitore, ma ogni opera selezionata ha contribuito a creare un panorama cinematografico ricco e inclusivo. Non vediamo l’ora di scoprire quali sorprese ci riserverà la prossima edizione del festival.

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