Peter Morgan, lo showrunner di The Crown, ha fatto un altro colpo di scena portando la politica russa sul palcoscenico con il suo nuovo dramma, Patriots. Dopo aver attirato l’attenzione su Buckingham Palace per sei stagioni pluripremiate, Morgan si è spostato sul Cremlino, raccontando l’ascesa al potere di Vladimir Putin.

Il dramma, che va in scena dal 22 aprile al Barrymore Theater di Broadway, ha già suscitato interesse da parte di Netflix, che potrebbe produrre una versione televisiva in sei puntate. La regia è affidata a Rupert Goold, mentre Will Keen, noto per il suo ruolo di segretario della Regina Michael Adeane in The Crown, interpreta Putin. Michael Stuhlbarg, candidato ai Tony e agli Emmy, invece, dà vita a Boris Berezovsky, uno degli oligarchi russi che hanno contribuito alla salita al potere di Putin negli anni ’90.

Questo nuovo progetto offre a Morgan la possibilità di affrontare la storia recente da una prospettiva diversa. Dopo aver raccontato la vita dei reali britannici, famosi ma non molto potenti, il drammaturgo si concentra ora sui potentissimi oligarchi russi, i cui nomi potrebbero non essere familiari a tutti. “È una deliziosa combinazione di personaggi”, ha dichiarato Morgan al New York Times. “C’è violenza, mentre The Crown era all’insegna della gentilezza e della repressione. Mentre The Crown era uno show al femminile, c’è qualcosa di molto maschile in The Patriots”.

Morgan ha iniziato a scrivere il dramma prima dell’invasione dell’Ucraina, ma alla luce degli avvenimenti degli ultimi due anni, la sua rilevanza è diventata ancora più evidente. Molti oligarchi hanno contribuito all’ascesa di Putin, passando da agente del KGB a Leningrado ad autocrate del Cremlino. Morgan ha scelto di focalizzarsi sul protagonista più colorito tra di loro, manipolando la trama in modo da creare una dinamica in cui un personaggio si autodistrugge e un altro ne approfitta.

Patriots promette di essere una produzione avvincente che getta luce su una parte oscura della politica russa contemporanea. La sua premiere a Broadway ha già generato grande interesse e l’eventuale versione televisiva su Netflix potrebbe ampliare ulteriormente il suo pubblico. Peter Morgan dimostra ancora una volta di essere un maestro nel portare storie complesse e intriganti sul palcoscenico e sullo schermo. Non vediamo l’ora di vedere cosa ci riserva il suo prossimo progetto dopo Patriots.

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