Il telescopio italiano Vst (Vlt Survey Telescope) ha catturato tre spettacolari immagini di galassie lontane, che sono state presentate durante un convegno dedicato alle attività scientifiche del telescopio. Le immagini mostrano galassie che interagiscono tra loro o che formano gruppi e ammassi, offrendo uno sguardo mozzafiato sull’universo.

La prima immagine ritrae Eso 510-G13, una galassia lenticolare curiosa situata a circa 150 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Idra. Questa galassia affascinante è un vero spettacolo per gli occhi, con la sua forma unica e i suoi dettagli intricati.

La seconda immagine mostra Hickson Compact Group 90 (Hgc 90), un quartetto di galassie che si trova a circa 100 milioni di anni luce dalla Terra, nella costellazione del Pesce Australe. Questo gruppo di galassie è affascinante perché le galassie interagiscono tra loro, creando un’immagine dinamica e suggestiva.

La terza immagine presenta l’ammasso di galassie Abell 1689, che contiene più di 200 galassie ed è ancora più distante dalle altre due. Situato nella costellazione della Vergine, questo ammasso di galassie è un vero e proprio tripudio cosmico, con una varietà incredibile di forme e colori.

Il Vst è un telescopio ottico italiano con un diametro di 2,6 metri, che è stato costruito in Italia e si trova presso l’Osservatorio europeo australe (Eso) di Paranal, in Cile. Gestito interamente dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) attraverso il Centro Italiano di Coordinamento per Vst a Napoli, il telescopio è specializzato nelle osservazioni di grandi aree del cielo grazie alla sua fotocamera a grande campo, OmegaCam.

Questo “grandangolo celeste” è in grado di catturare una porzione della volta celeste larga due volte il diametro apparente della Luna piena. Grazie a questa caratteristica, il Vst è in grado di raccogliere immagini incredibili di galassie, nebulose e altri oggetti celesti.

Oltre alle immagini raccolte per la ricerca astrofisica, il telescopio ha anche condotto un nuovo programma dedicato al grande pubblico. Durante alcune notti di Luna piena, in cui la luminosità del nostro satellite naturale disturba l’acquisizione dei dati scientifici, il Vst ha osservato nebulose, galassie e altri oggetti celesti iconici. Le immagini raccolte durante queste osservazioni saranno pubblicate nei prossimi mesi, offrendo al pubblico una visione spettacolare dell’universo.

Le scoperte fatte dal telescopio Vst sono un ulteriore esempio dell’importante contributo che l’Italia sta dando alla ricerca astronomica. Grazie a strumenti come il Vst, gli scienziati italiani sono in grado di studiare l’universo e scoprire nuove meraviglie cosmiche. Non vediamo l’ora di vedere le prossime immagini che il Vst ci offrirà e di continuare a esplorare i misteri dell’universo.

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